Salvini: "Porte aperte verso il Movimento 5 Stelle. In molti di loro mi chiamano"

Prima uscita pubblica per Matteo Salvini dopo la fine del governo: ecco le parole pronunciate contro il PD e la possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle.

Salvini: "Porte aperte verso il Movimento 5 Stelle. In molti di loro mi chiamano"

Prima alla festa della Lega di Conselve, in provincia di Padova, poi alla Berghem Fest di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo: sono stati questi gli impegni del leader della Lega di questi in giorni, nelle sue prime uscite pubbliche ufficiali dalla fine del governo che lo vedeva come ministro dell’Interno e vicepresidente del Consiglio.

Matteo Salvini, nonostante ribadisca la sua volontà di tenere i porti chiusi, afferma che le porte della Lega sono contrariamente aperte a tutto il Movimento 5 Stelle. L’ex ministro dell’Interno rivela anche che molti esponenti del partito lo stanno telefonando indignati per l’alleanza che il M5S sta creando con il PD pur di salire al governo.

Secondo i pensieri del “Capitano”, il Governo che si sta formando non è M5S-PD ma monocolore PD, soprattutto dopo le ultime affermazioni fatte da Giuseppe Conte in cui dice di non sentirsi parte del Movimento 5 Stelle, e che anzi “ha votato sinistra”, così come riporta Matteo Salvini: “abbiamo avuto senza saperlo un presidente del Consiglio di sinistra per un anno“, conclude il politico.

Grande indignazione quindi per quanto rivelato da Conte, che da quanto afferma Salvini troverebbe la disapprovazione anche di molti appartenenti al Movimento 5 Stelle che stanno chiedendo aiuto alla stessa Lega, convinta che il vero beneficiario di questo nuovo governo sarà l’Europa e che ci sia proprio la Merkel ad indirizzare Giuseppe Conte su come comportarsi.

No all’alleanza con Silvio Berlusconi

Dopo aver rilasciato alcune parole anche a Luigi Di Maio che viene visto da Matteo Salvini come una vittima di Conte, il leader della Lega rifiuta ufficialmente anche un’alleanza con Forza Italia di Silvio Berlusconi, sottolineando che la Lega non abbia bisogno dell’aiuto di nessuno poiché non ha deciso di andarsene da un governo dove i propri alleati la frenavano in tutto per poi trovarne di altri che avrebbero agito allo stesso modo.

Continua a leggere su Fidelity News