scoppia la polemica e si trasforma rapidamente in una vera e propria tempesta social attorno al leader della Lega, Matteo Salvini, per una frase dai toni decisamente sopra le righe pronunciata durante un incontro istituzionale a Roma. Oggetto del contendere? Una battuta sul confronto tra le eccellenze vinicole italiane, in particolare tra il Montepulciano d’Abruzzo e i vini toscani. Ma ciò che doveva essere un momento di leggerezza è finito per alimentare un acceso dibattito politico.
Durante un vertice con il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, Salvini avrebbe apostrofato con toni coloriti e per alcuni decisamente offensivi i cittadini toscani. Il tutto a margine di uno scambio di battute sull’export e la notorietà dei vini regionali. “Meglio il Montepulciano d’Abruzzo o il Nobile di Toscana?”, avrebbe chiesto Marsilio, sottolineando come il vino abruzzese sia più conosciuto e diffuso nel mondo. A quel punto, Salvini avrebbe replicato: “Bene… perché i toscani hanno rotto le p…”.
Parole che non sono passate inosservate e che hanno rapidamente fatto il giro dei social, scatenando reazioni indignate e accuse di mancanza di rispetto verso un’intera regione.Poco dopo è arrivato il tentativo di chiarimento da parte del diretto interessato. In una nota, Salvini ha precisato:“Con il presidente Marsilio, ieri, ho scambiato qualche battuta amichevole sul vino, a margine del nostro incontro sulle infrastrutture abruzzesi. E gli ho raccontato che mi piace scherzare con la mia fidanzata sul fatto che ormai sono quasi toscano, perché mangio e bevo toscano tutti i giorni: fra un po’ mi verrà anche l’accento fiorentino… È incredibile che la sinistra cerchi l’ennesima polemica.
Su, fatevi una risata ogni tanto!”.Ma il tentativo di ridimensionare l’episodio non ha placato le reazioni dell’opposizione. Tra le più dure, quella del senatore del Partito Democratico Dario Parrini, che in una nota ha attaccato duramente il vicepremier:“Eccolo qua. Un vicepremier che insulta sguaiatamente una regione intera e i suoi quasi quattro milioni di abitanti. Poche persone disonorano le istituzioni e l’incarico che ricoprono come fa, quasi ogni giorno, il ministro Matteo Salvini.
Come minimo, lui stesso o qualche suo adepto locale dovrebbero rapidamente porgere le scuse alla Toscana e a tutti i toscani”.Intanto, il caso continua a rimbalzare online e sui media, alimentando il dibattito politico e sollevando interrogativi sul tono e il linguaggio utilizzato da chi ricopre ruoli istituzionali.