Salvini nella bufera: il figlio 16enne si diverte su una moto d’acqua della polizia

Matteo Salvini è al centro di una bufera mediatica dovuta al filmato reso pubblico da Repubblica in cui si vede il figlio di 16 anni fare un giro in una moto d'acqua della polizia.

Salvini nella bufera: il figlio 16enne si diverte su una moto d’acqua della polizia

Una nuova bufera quella che vede protagonista il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma questa volta la politica non sembra centrare. A far scatenare i commenti nel web è stato un video mostrato da Repubblica, in cui è possibile vedere il figlio del leader della Lega mentre fa un giro con una moto d’acqua della polizia a Milano Marittima, accompagnato da un agente.

A raccontare la vicenda è stato proprio il reporter che è riuscito ad immortalare la scena. “È un mezzo della polizia, non ci mettere in difficoltà“, avrebbero affermato due agenti della polizia posizionandosi davanti al videomaker mentre cercava di riprendere quello che stava accadendo, tenendo i bagnanti il più lontano possibile dalla spiaggia. I due agenti, stando al racconto fatto, avrebbero seguito il giornalista per l’intera mattinata, assicurandosi che non filmasse nulla, per poi affermare di non essersi mai definiti come poliziotti.

Le critiche del Pd e la risposta di Salvini

Il primo a parlare della vicenda è stato Emanuele Fiano (PD), tramite Twitter, che descrive i mezzi della polizia necessari per garantire la sicurezza dei cittadini, contrariamente all’utilizzo fatto dal figlio 16enne di Matteo Salvini.

Un’altra pesante critica arriva anche dal vicesegretario di Più Europa, Piercamillo Falasca, che aspetta le dimissioni del ministro sin dal caso di Moscopoli. Falasca chiude il commento affermando: “Dopo il Trota, continua la saga dei figli dei segretari della Lega che imbarazzano l’Italia“, definendo l’accaduto come un attimo di vilipendio alla Repubblica italiana ben peggiore di quando la stessa Lega del ministro Salvini invitava tutti i suoi oppositori a gettare la bandiera italiana nel gabinetto.

Non ci sono volute molte ore prima che la risposta del ministro Salvini arrivasse. Il leader della Lega ha voluto “scagionare” la polizia riguardo alla vicenda, affermando che l’accaduto è stato frutto di un suo errore da padre. La questura di Ravenna, però, ha comunque avviato accertamenti per verificare quanto avvenuto e l’eventuale uso improprio di un mezzo della polizia.

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