Non ha fine la scia di contestazioni che sta accompagnando la campagna elettorale di Matteo Salvini. Agli ormai ‘normali’ cordini di forze dell’ordine, si uniscono stavolta anche feriti e fermi. Durante il passaggio di Salvini a Massa, la polizia ha caricato i manifestanti, che hanno tentato di entrare nell’area predisposta per il comizio; a Viareggio, l’auto del leader della Lega è stata accerchiata e colpita con diversi oggetti, mentre il suo comizio è stato interrotto dopo 10 minuti per lancio di uova. ‘Attesa’, per modo di dire, a Pisa, città dove vi sono diversi gruppi e anarchici e antagonisti: non è previsto nulla di buono.
In particolare, a Massa i contestatori superavano i sostenitori di Salvini, con alcuni consiglieri comunali tra i gruppi di protesta. Le manganellate sono scattate, come detto, dopo che i manifestanti hanno sfondato il cordone di polizia; i feriti sono due: padre e figlio, entrambi ricoverati in ospedale, col secondo che è intervenuto a difesa del primo. Prima che avvenissero i tafferugli, Salvini dal palco aveva detto: “Hanno bloccato un’intera città per non farmi parlare e hanno costretto al superlavoro le forze dell’ordine, poi parlano di democrazia. Se andassero a lavorare in un centro per anziani o a fare un pò di volontariato, forse sarebbero più credibili“.
Le parole del comizio, erano state al veleno per gli immigrati: “Vi sembra possibile che chi scappa da una guerra arrivi a Livorno e chieda la tv a colori? Qualcuno ci sta prendendo in giro e secondo me qualche cooperativa rossa ci sta guadagnando soldi con questi sbarchi”. Dopo l’ennesimo attacco ad Alfano, reo di non garantire la sua sicurezza, il ministro dell’Interno ha replicato: “Salvini cambia idea in continuazione e mi attacca tutti i giorni in modo maniacale”; ” è in profonda malafede“, ha aggiunto Alfano.