Matteo Salvini è tornato a parlare, e l’ha fatto in piazza Montecitorio, davanti al migliaio di poliziotti in protesta per il rinnovo del contratto chiesto dal Sappe. Lanciandosi in una filippica con il sapore dell’amarcord, il leader di Lega Nord ha puntato il dito contro i giovani a suo dire indisciplinati, ipotizzando il ritorno della leva obbligatoria come strumento per riportare ordine nel nostro Paese.
“Bisogna riportare ordine, disciplina e rispetto in Italia-ha affermato Salvini-e se per insegnare questi valori, se per insegnare a rispettare il prossimo, a convivere con il prossimo, bisogna ipotizzare di reintrodurre il servizio civile o militare obbligatorio, allora facciamolo!”.
Il Segretario della Lega, da sempre incline a sponsorizzare valori filofascisti (basti pensare al suo “No” all’introduzione del reato di tortura in Italia, chiesto a gran voce anche dall’UE, e al reato di eccesso di legittima difesa), si schiera dunque tra coloro che vedono nel servizio militare uno strumento efficace per la “correzione in corsa” delle nuove generazioni. Matteo Salvini si è poi lanciato contro gli indulti: “Basta con ‘sti cazzo di indulti che svuotano le galere, chi vota per far uscire i delinquenti vota contro i cittadini per bene”.
Ma può forse esistere un discorso di Salvini nel quale non vengano menzionati i clandestini? Probabilmente no. Il leader del Carroccio non ha infatti abbandonato il suo argomento preferito, cogliendo al volo l’occasione della protesta per reiterare slogan contro gli immigrati su Twitter: “In piazza con migliaia di poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco: per loro i soldi non ci sono, per i clandestini sì”.
Ma l’argomento principale del comizio di Salvini rimane comunque l’auspicato ritorno della leva obbligatoria: “La Lega sta preparando una proposta di legge per reintrodurre il servizio civile e militare obbligatorio per i maggiorenni. Rispetto per il prossimo, spirito di sacrificio, generosità. Voi sareste d’accordo?”, ha cinguettato il Segretario leghista.