Roma, Virginia Raggi e la ricandidatura: "Ora non si parla di poltrone"

Il sindaco di Roma ha sottolineato che si sta lavorando per l'apertura scaglionata delle università, delle scuole e degli uffici con vari orari di ingresso.

Roma, Virginia Raggi e la ricandidatura: "Ora non si parla di poltrone"

Virginia Raggi ha avuto modo di fare il punto della situazione, sottolineando che sta lavorando con il Dipartimento cittadino e le università per permettere una riapertura scaglionata degli orari di ingresso. Queste le dichiarazioni al riguardo del sindaco di Roma, il quale ha affermato: “Stiamo ragionando sulla possibilità di diversificare gli orari per scuole, uffici pubblici ed università così da diluire il carico di persone”.

La Raggi ha posto l’accento sull’emergenza sanitaria, ma ha avuto anche modo di fare dei chiarimenti riguardo alle voci di una possibile ricandidatura. Il primo cittadino di Roma ha fatto notare che non c’è alcuna intenzione di parlare di questioni politiche in un momento come questo: “Ora non si parla di poltrone”.

Le parole del sindaco di Roma che ha fatto delle precisazioni

Poi si è concentrata sulle iniziali perplessità riguardo allo smart working: “Dopo le incertezze iniziali, è andato a regime, ora vogliamo consolidare, continuare a far lavorare [in tal modo, ndr] almeno un 20% dei dipendenti capitolini”. Virginia Raggi ha sottolineato che non c’è alcuna intenzione di parlare della sua ricandidatura a sindaco: “Stiamo al lavoro su emergenza, ora è il momento di rimboccarsi le maniche e fare”.

Allo stesso tempo ha precisato che bisogna rimanere cauti per uscirne quanto prima: “Una ricaduta sarebbe terribile, nel momento in cui si riaprirà serviranno gradualità e prudenza”. Inoltre il sindaco di Roma ha chiarito che bisogna evitare assembramenti anche dopo il 4 maggio: “Non si penso che andremo tutti andremo in strada”.

Si tratta di uno dei motivi per i quali stanno lavorando con Atac: “Per avere in modo anonimo i dati di traffico per capire quanta utenza si sposta, con quali linee”. Infine la Raggi ha fatto intendere il motivo per il quale Roma sta riuscendo a gestire quest’emergenza: “Il caso dei turisti cinesi ci ha messo subito in allerta”.

Continua a leggere su Fidelity News