In un’intervista rivelatrice a “Zona Bianca” su Rete 4, il generale Roberto Vannacci si è espresso senza riserve sulla controversia che ha circondato il suo ultimo libro e le accuse mossegli da più parti, ribadendo la sua assoluta mancanza di rimpianti per quanto scritto. “Nella maniera più assoluta, è un libro che ho scritto in totale consapevolezza e sono convinto che lì dentro non ci sia nulla di particolarmente scandaloso né nulla che possa ledere la dignità e l’onore di qualcuno“, ha affermato Vannacci, sottolineando come le polemiche sollevate gli sembrino eccessive, soprattutto alla luce del successo di vendite del libro.
Il generale ha affrontato anche il procedimento a suo carico avviato dall’Esercito, decidendo di riservarsi di esprimersi nelle sedi opportune, ma non attraverso la stampa o in pubblico. Riguardo all’accusa di istigazione all’odio razziale, ipotizzata da un’inchiesta della magistratura, Vannacci ha replicato categoricamente: “È un’accusa che mi fa rabbrividire e credo che sia totalmente infondata.”
L’intervista non si è limitata alla difesa delle sue pubblicazioni, ma ha toccato anche la possibile entrata in politica di Vannacci. Il generale ha lasciato aperte diverse strade, dall’ipotesi di candidarsi con la Lega a quella di fondare un proprio “partito di Vannacci“. Ha inoltre commentato la sua relazione con Matteo Salvini, apprezzandone la vicinanza ma sottolineando la propria indipendenza decisionale.
Un momento particolarmente toccante dell’intervista è stato quando Vannacci ha discusso le sue affermazioni riguardanti la comunità LGBTQ+, contenute nel suo libro “Il mondo al contrario“. Pur avendo definito gli omosessuali come “non normali“, ha chiarito che il suo intento non era quello di incitare alla discriminazione, ma di criticare l’ostentazione. Ha poi condiviso un aneddoto personale per dimostrare la sua tolleranza e apertura verso la comunità gay.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato la situazione di Vannacci, sottolineando i diritti e i doveri delle forze armate, e ha confermato che l’inchiesta interna all’esercito sulle azioni del generale proseguirà. L’intervista a “Zona Bianca” ha offerto un quadro complesso e sfaccettato del generale Roberto Vannacci, tra difesa delle proprie convinzioni, apertura verso il futuro politico e il delicato equilibrio tra libertà personale e responsabilità pubblica.