Riforma della pubblica amministrazione: 15mila posti di lavoro

Il CdM dà l'ok al governo per una riforma della pubblica amministrazione. Norme più semplici e snelle, comprensibili dai cittadini e che recano meno lavoro ai Caf, spesso tartassati di modelli da compilare

Riforma della pubblica amministrazione: 15mila posti di lavoro

Una rivoluzione quella di Matteo Renzi, che sta per concretizzarsi con la riforma della Pubblica Amministrazione, attraverso norme che favoriranno il ricambio generazionale e la conseguente creazione di 15mila posti di lavoro. Secondo il premier Renzi, il testo è pieno di obiettivi concreti, ma certamente l’ultima parola spetta al Parlamento sovrano.

Non ho preso il 40% per stare a vivacchiare. Mentre qualcuno passa la giornata a vedere cosa fa un senatore, noi stiamo rivoluzionando l’Italia”: con queste parole Matteo Renzi conferma la sua intenzione di procedere alle riforme, perché, sostiene, un risultato come quello che si è avuto nelle scorse elezioni prevede dei cambiamenti, necessari al paese e che i cittadini si aspettano. Tra le riforme che saranno presto visibili c’è quella del 730, che sarà possibile fare direttamente a casa. Infatti, una dichiarazione pre-compilata potrebbe essere già fattibile per dipendenti pubblici e pensionati, per poi estendersi successivamente a tutti i lavoratori dipendenti, in modo da raggiungere la media di più di 3 contribuenti su 4. Il modulo conterrà informazioni che il fisco possiede, come i dati anagrafici e di reddito, e basterà aggiungere le detrazioni per i familiari a carico e per lavoro dipendente o pensione. Inoltre, i comuni hanno anche tutte le informazioni sugli immobili, per cui i Caf avrebbero meno modelli da compilare e potrebbero concentrare la loro attenzione sulla correzione dei dati. 

Un’altra novità è la soppressione della responsabilità “solidale” dell’appaltatoreche con la nuova normativa smette di sostenere i mancati versamenti operati dal subappaltatore. Inoltre, i rimborsi Iva sopra i 10mila euro non avranno più bisogno del controllo formale concesso dal Caf, ma se ne potrà tranquillamente richiedere il rimborso. E ancora, l’importo fissato per non presentare la dichiarazione di successione sale a 75mila euro invece di 25mila e 800, e sarà possibile fare un atto notorio. Insomma, tante novità che dovrebbero semplificare la vita dei contribuenti e portare altri posti di lavoro per i giovani: vedremo se quest’ultima promessa sarà mantenuta, e come i comuni richiederanno la presenza di nuovi impiegati; nella maggior parte dei casi, infatti, le assunzioni comunali sono sempre top secret, ovvero difficilmente vengono fatti concorsi per potervi accedere. 

 

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