Richiedenti asilo tentano di violentare ed investire una donna. Le parole di Salvini: castrazione chimica

Un egiziano ed un iracheno hanno tentato di violentare una donna di 40 anni per poi provare ad investirla una volta fuggita. La rabbia di Salvini su Twitter: "verranno espulsi, ma sarebbe necessaria la castrazione chimica".

Richiedenti asilo tentano di violentare ed investire una donna. Le parole di Salvini: castrazione chimica

Arriva dalla provincia di Latina, Terracina, la terribile vicenda accaduta martedì notte, il 9 luglio scorso, quando una donna di 40 anni è stata vittima di un tentato stupro da parte di un 20enne iracheno ed un 30enne egiziano, che hanno poi provato ad investirla quando la donna ha tentato la fuga dai due aggressori. Sono stati gli uomini del commissariato di Terracina ad arrestare i due malviventi, dopo aver affidato la vittima alle cure del 118. 

A commentare quanto accaduto è stato il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, riportando la notizia tramite il profilo personale su Twitter. “Grazie al Decreto Sicurezza potranno essere espulsi“, afferma Salvini, definendo i due aggressori come due “poveri richiedenti asilo” tanto cari alla sinistra. Il ministro ha voluto dire la sua opinione anche riguardo i pedofili e stupratori, che a detta sua – più che l’espulsione, come in questo caso – meriterebbero maggiormente la castrazione chimica.

I fatti

La terribile vicenda è avvenuta martedì scorso a Terracina, in provincia di Latina, quando due amiche sono state avvicinate nei pressi della pinetina dai due stranieri. Dopo aver chiacchierato con loro, le due donne sono state convinte a salire in macchina dai due ragazzi, per fare un breve giro, e fermarsi presso una discesa al mare alla periferia sud della cittadina laziale. 

Il tutto è accaduto proprio quando la macchina si è fermata alla meta prestabilita. Una delle due donne si è allontanata per rinfrescarsi sugli scogli, per poi rendersi conto di essere stata seguita da uno dei due stranieri: qui ha avuto inizio il tentativo di stupro.

La vittima, riuscita a scappare dall’aggressione, è ritornata alla macchina dove non ha più ritrovato l’amica, ma solo il secondo aggressore, che l’ha costretta in macchina dove i due hanno continuato il tentativo di stupro, aggredendola anche con dei pugni. La 40enne ha tentato di difendersi con lo spray urticante, che ha reso ancora più violenti i due stranieri, tanto da derubarla e lasciarla sul ciglio della strada, dove hanno poi tentato di investirla facendo retromarcia.

L’arresto e l’espulsione

Grazie a video di sorveglianza, gli agenti sono riusciti ad identificare l’automobile successivamente ritrovata in un comune vicino, dov’è stato possibile rintracciare anche i due aggressori che stavano tentando la fuga. Entrambi in carcere, il 30enne verrà espulso grazie al Decreto Sicurezza: diversa, invece, la sorte per il 20enne. L’iracheno aveva fatto richiesta di asilo in Svezia, incassando tre dinieghi, per poi fare richiesta in Finlandia ed infine in Italia, dove ha impugnato il provvedimento di trasferimento in Svezia che verrà discusso nel 2020 tramite un’udienza. Visti i fatti accaduti però, il Viminale chiederà di anticipare il tutto.

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