Il disegno di Legge per la cittadinanza italiana ai figli degli stranieri arriverà a fine anno, una legge che per Renzi rappresenta un grande segno di civiltà. Il progetto ormai è completato e i renziani sono quasi pronti per passarlo alla Camera. Il disegno di legge prevede che i bambini che nascono in Italia da genitori immigrati abbiano la cittadinanza immediata, a condizione però che concludano un ciclo scolastico.
Lo scopo di Renzi è far diventare legge questo progetto nel 2015. Il Premier ha parlato di questo nuovo progetto rilanciando un tema dove purtroppo aveva fallito la Ministra dell’Integrazione Cecile Kyenge. Matteo Orfini, presidente del Pd, conferma: “Con Matteo ne abbiamo parlato. A gennaio partiamo con i diritti civili e sblocchiamo anche le cose lasciate a metà, come ad esempio il ddl contro l’omofobia“. Il Governo dunque cambia registro e si occupa anche di altri argomenti che stanno a cuore per lo sviluppo del paese.
Il progetto di Legge del Premier parte dall’idea di affidarsi al completamento di un ciclo scolastico, quindi la scuola dell’obbligo per chi è nato in Italia, mentre per chi è adolescente al momento dell’arrivo sarà d’obbligo la scuola secondaria superiore. Questo è il cosiddetto “ius soli temperato”. Gaetano Quagliariello, coordinatore Ncd precisa: “Non siamo un partito xenofobo come la Lega e siamo d’accordo sul principio dello ius soli temperato. Il problema con Renzi è definire il grado di… temperatura”.
Intanto i grillini sono abbastanza divisi sul tema immigrazione e si teme la linea dell’ostruzionismo anche su questa proposta. E’ da ricordare che proprio sul blog di Grillo, l’anno scorso arrivò la bocciatura da parte dei fondatori sulla proposta di “ius soli temperato” che il Governo Letta aveva avanzato. Secondo Grillo e Casaleggio, infatti, le regole per la cittadinanza avrebbero potuto cambiare “solo attraverso un referendum” per far capire agli italiani il significato degli effetti di uno “ius soli” dalla nascita.
Ed è proprio l’atteggiamento dei leader 5stelle che spinge Renzi ad andare avanti sulla proposta. Come si è visto dallo scontro sul reato di immigrazione clandestina, i gruppi parlamentari del M5s sono più aperti dei fondatori riguardo i diritti civili. E il capo del Governo pensa che su un argomento così bollente, ci sarebbero altre divergenze se Grillo e Casaleggio avessero intenzione di obbligarli a mantenere una linea dura.