Regionali Liguria: in corsa anche “Fratellanza donne”, il partito con le quote azzurre

"Partito, movimento, non so neanche come definirlo" dice Mirella Batini, co-fondatrice con la sorella silvia di Fratellanza Donne, che si presenta alle prossime elezioni regionali

Regionali Liguria: in corsa anche “Fratellanza donne”, il partito con le quote azzurre

In corsa per le Regionali in Liguria, ci sarà anche Fratellanza Donne, col suo programma “femminile, ma non femminista” e con la presenza delle quote azzurre, ovvero di una minoranza di uomini, poiché “anche gli uomini servono nella costruzione di un’alternativa alla destra e alla sinistra”, dice Mirella Batini, co-fondatrice con la sorella Silvia del “partito, del movimento, non so nemmeno io come definirlo. Vogliamo solo che i cittadini ritrovino voce nei palazzi e tornino a contare. A questo proposito, Fratellanza Donne ha proposto l’istituzione di una “seggiola del territorio”, un seggio vacante in giunta dove possano sedersi, alternativamente, rappresentanti del territorio per spiegare i loro problemi.

Nonostante il nome, non si tratta di un partito di sole donne; anzi, per garantire la presenza degli uomini sono state sperimentate le quote azzurre (un chiaro richiamo alle quote rosa), che rendono la presenza degli uomini di poco inferiore a quella femminile. Anche perché “la scelta che abbiamo davanti è, appunto, tra la fratellanza intesa come valore che unisce uomini e donne, e il materialismo non etico che ci ha ridotti in queste condizioni”. Ed è facile capire quale delle due opzioni abbia scelto Fratellanza Donne.

Nato nel 2012, Fratellanza Donne ha un’unica pregiudiziale: la corruzione“Chi è coinvolto in scandali non può far parte del nostro movimento”, dice la Batini, che non nega la vicinanza di idee e programmi col Movimento 5 Stelle. La Batini, peraltro, è figlia di un personaggio molto conosciuto nella zona: Paride Batini, console trentennale della storica Compagnia Unica, una corporazione che riuniva gli scaricatori del porto di Genova addirittura dal 1340. Batini era il rappresentante dei camalli, gli scaricatori del porto di Genova appunto, e si batté fortemente per evitare la loro estinzione.

L’obiettivo dichiarato di Fratellanza Donne in vista delle elezioni è quello di riempire la Regione di competenze. Nelle nostre liste ci sono professionisti di ogni settore”.

Continua a leggere su Fidelity News