Referendum della Lega bocciato perché manipolativo

La corte blocca la proposta di referendum della Lega in quanto risulta essere troppo manipolato. Matteo Salvini si definisce indignato. Intanto il M5S propone il Germanicum

Referendum della Lega bocciato perché manipolativo

Il referendum proposto dalla Lega è stato bocciato dalla Corte Costituzionale con due semplici parole: “Eccessiva manipolatività“. Tale proposta aveva l’obiettivo di cancellare la quota proporzionale del “Rosatellum”, avvicinando l’Italia alla Gran Bretagna dal punto di vista dell’elezione dei deputati e dei senatori. 

Il giudice che ha negato il referendum si chiama Roberto Calderoli e ha notato una certa astuzia da parte della Lega nel proporre quel tipo di referendum. Erano otto le regioni a favore della soluzione, ma una modifica che riguarda le elezioni deve essere attuata solo ed esclusivamente dal Parlamento. Sarebbe una cosa troppo importante far votare i cittadini con un semplice “Si” o “No” un emendamento di tantissime pagine. 

Rifiutato il referendum proposto dalla Lega

Il sistema proposto dal referendum sarebbe stato maggioritario puro, ovvero un sistema elettorale che limita di molto la minoranza e in alcuni casi la esclude completamente. La stessa proposta era stata accettata lo scorso anno, ma sotto diverse finalità. Inizialmente, la proposta presentava l’obiettivo di tagliare i parlamentari al fine di contenere le spese, ma cambiare le finalità è stato considerato un po’ come il gioco delle tre carte. Era troppo palese la manipolazione per poter procedere ulteriormente.

Matteo Salvini esprime il suo disappunto per la vicenda, spiegando che il Movimento 5 Stelle e il PD ci tengono a tenersi le poltrone, e reputa una vergogna non far votare il popolo su una vicenda simile. Il Movimento, invece, aveva proposto alcuni giorni fa un altro sistema elettorale, chiamato Germanicum.

Quest’ultimo è costituito da 3 articoli e i punti salienti sono lo sbarramento al 5% (con alcune deroghe per quei partiti che sono in politica da poco tempo), 391 seggi, soppressione dei collegi uninominali del Rosatellum. È ancora da aspettare, però, la risposta per quest’ultima proposta. Nel frattempo, la Lega dovrà “inventarsi” qualcos’altro. 

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