In questi ultimi giorni sta facendo discutere nel mondo della politica la questione del Reddito di Cittadinanza, questione scaturita proprio all’inizio della stagione estiva quando gli imprenditori stagionali hanno cominciato a fare fatica nel trovare personale per le loro strutture. La “colpa”, se così possiamo dire, è stata data proprio alla misura bandiera del Movimento Cinque Stelle, che secondo alcune forze politiche non avrebbe fatto altro che disincentivare il lavoro.
Per questo da più parti si è chiesta una revisione del provvedimento, come ad esempio chiesto da Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, il quale ha riferito che secondo lui il Reddito di Cittadianza dovrebbe essere ancora elargito, ma soltanto per la metà dell’importo spettante a chi accetta un lavoro stagionale. Nel frattempo dal 15 giugno ci saranno novità per quanto riguarda il Reddito, vediamo che cosa succederà e cosa deciderà l’Esecutivo.
Abolizione
Come si è già spiegato su alcuni giornali nazionali, alcune forze politiche del Governo hanno deciso di raccogliere le firme in modo da abolire completamente la misura del Reddito di Cittadinanza. “Vogliamo abolire il reddito di cittadinanza e come previsto dalla legge dal 15 giugno partirà la raccolta ufficiale di firme. Ma vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani” – così aveva spiegato nelle scorse settimane Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
Gli avevano risposto in modo acceso sia l’ex Premier Giuseppe Conte che il senatore del M5S, Gabriele Lanzi. “Il paese è allo stremo, fiaccato da due emergenze senza precedenti, ma per alcuni politici, come Renzi, la soluzione è quella di abolire il Reddito di cittadinanza. Non si riesce davvero a comprendere come, a fronte di tutti gli sprechi ad oggi esistenti, si voglia andare a togliere un sostentamento economico essenziale a chi non ha nulla” – così aveva detto Lanzi.
Quindi dal prossimo 15 giugno partirà questa raccolta di firme in modo da chiedere l’abolizione della misura così come è stata progettata, e magari modificarla secondo altre linee che saranno comunque decise dall’Esecutivo. Per chi percepisce il Reddito, quindi, potrebbero arrivare tempi molto duri.