Emma Bonino, con Radicali Italiani, ha lanciato il videospot della campagna “Ero straniero – L’umanità che fa bene” promossa da Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD Cgil, Fim Cisl, Federazione chiese evangeliche italiane, Diem 25, Altromercato ed Emergency: una legge di iniziativa popolare per cambiare le politiche sull’immigrazione.
La proposta concerne l’introduzione di canali caratterizzati per l’introduzione al lavoro, la regolarizzazione su base individuale degli stranieri radicati sul territorio, l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’abolizione del reato di clandestinità.
Nella proposta si evince che l’Italia, con una quota dell’8,2%, è in linea con la Germania (9,3%), Regno Unito (8,4%) e Francia (6,6%): enuncia che gli immigrati sono meno istruiti, relegati a mansioni meno qualificate e meno retribuite che gli italiani sovente rifiutano, ma sentenzia che il loro contributo alla crescita della ricchezza nazionale riguarda l’ 8 punti di PIL.
Quindi la campagna dichiara che, per mantenere inalterata la popolazione italiana nel prossimo decennio – gli italiani diminuiranno dal 2015 al 2025 di 1,8 milioni di unità – è necessario un aumento degli immigrati di circa 1,6 milioni di persone, un flusso d’ingressi annuale di 157 mila unità: viene decretato come un fabbisogno essenziale, per garantire l’attuale portata produttiva del Paese, e per sostenere il sistema previdenziale.
Emma Bonino, a margine dell’anteprima in Senato del film di Andrea Segre “L’Ordine delle cose“, ha parlato dell’onda di razzismo, a suo dire, imperante: “Gli stupri sono solo degli immigrati. La zanzara della malaria è arrivata con un barcone. Qualunque cosa accada in questo paese, il capro espiatorio sono sempre loro, i migranti”. La Bonino ha ribadito che tutta la questione è stata politicamente manipolata, anche dall’uso di termini come “invasione“.
“Minniti dice che si gioca tutto sui diritti umani? Auguri, come inizio non mi pare promettente” ha aggiunto la Bonino rimarcando che, del resto, stiamo pagando gli scafisti di ieri, trasformatisi in antiscafisti. Sull’inchiesta dell’Associated Press sentenzia che non se ne parla perché il silenzio facilita quel senso di liberazione e finalmente abbiamo allontanato gli straccioni ricacciandoli nell’inferno libico fatto di stupri e violenze.