Puglia “chiude” i rapporti con il Governo Netanyahu: una presa di posizione netta contro la crisi umanitaria a Gaza

Il governatore Michele Emiliano ha invitato dirigenti e dipendenti regionali a interrompere ogni rapporto con il Governo israeliano di Netanyahu, definendo inaccettabile

Puglia “chiude” i rapporti con il Governo Netanyahu: una presa di posizione netta contro la crisi umanitaria a Gaza

Il recente invito del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha acceso un acceso dibattito politico e sociale in Italia e non solo. A causa di quello che viene definito un “genocidio di inermi palestinesi” in corso nella Striscia di Gaza ad opera del Governo Netanyahu, Emiliano ha chiesto formalmente a tutti i dirigenti e dipendenti della Regione, delle sue Agenzie e delle società partecipate di interrompere ogni rapporto con rappresentanti istituzionali israeliani, a meno che non siano coinvolti in iniziative volte a fermare la sciagura in corso.

Una scelta netta che si propone come gesto politico di dissenso contro le scelte militari del governo israeliano, distinguendo chiaramente la condanna del governo da un rispetto per il popolo israeliano, ampiamente critico verso la propria leadership. Questa decisione, la prima a livello regionale in Italia, rappresenta un atto di rottura rispetto all’atteggiamento più equilibrato che il governo italiano di centrodestra ha mantenuto finora, cercando di mediare tra la condanna degli eventi e il mantenimento delle relazioni diplomatiche con Israele.

La Puglia con questo gesto rompe il silenzio e il formalismo, puntando il dito contro le azioni militari che stanno provocando una catastrofe umanitaria, e spostando il focus su un impegno concreto per la pace e la tutela dei diritti umani. L’iniziativa di Emiliano è stata subito seguita dal Consiglio comunale di Bari, che ha approvato un ordine del giorno ancora più radicale, dichiarando non gradita la presenza dello Stato di Israele nelle prossime edizioni della Fiera del Levante, uno degli eventi commerciali più importanti del Mediterraneo.

Nel documento, il Consiglio comunale ribadisce la solidarietà al popolo palestinese e allo stesso tempo al popolo israeliano, affermando che entrambe le popolazioni hanno diritto a vivere in sicurezza e in pace, ma invitando a sospendere ogni rapporto commerciale con Israele finché dureranno le operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Questo doppio segnale dalla Puglia assume una valenza politica rilevante, soprattutto nel contesto delle tensioni crescenti nel Paese, dove le forze di centrosinistra si sono schierate con decisione contro la linea ufficiale del governo Meloni, mentre i partiti centristi e di destra mantengono una posizione più cauta, bilanciando condanna e rapporto strategico con Israele.

 

Continua a leggere su Fidelity News