Processi Berlusconi, la Cassazione non concede il trasferimento

La Sesta Sezione della Corte Suprema ha negato l’istanza di spostamento, presentata dai legali di Silvio Berlusconi, per i procedimenti Mediaset e Ruby. I processi continueranno quindi a Milano, in attesa del verdetto della Consulta sul conflitto d’attribuzione sollevato da Berlusconi nel 2011.

Processi Berlusconi, la Cassazione non concede il trasferimento

I processi a carico di Silvio Berlusconi resteranno a Milano. La Sesta Sezione della Corte Suprema ha rigettato l’istanza presentata dai legali di Berlusconi, che chiedeva lo spostamento dei processi Mediaset e Ruby a Brescia.

“Si rigetta la richiesta di rimessione e si condanna il ricorrente al pagamento delle spese legali” è quanto afferma il dispositivo della sentenza firmata da Giovanni De Roberto, Presidente della Sesta Sezione della Corte Suprema.

I legali di Silvio Berlusconi, gli onorevoli Piero Longo e Niccolò Ghedini, hanno annunciato che chiederanno un rinvio in attesa del verdetto della Consulta sul conflitto di attribuzione che era stato avanzato nel 2011 dalla Presidenza del Consiglio in relazione al rigetto, da parte della Tribunale, di un legittimo impedimento di Berlusconi.

Dunque, i processi Mediaset e Ruby, finora sospesi in attesa del giudizio della Cassazione, potranno continuare davanti ai giudici del Tribunale di Milano.

Per quanto riguarda il processo Mediaset, il reato contestato a Silvio Berlusconi è quello di frode fiscale per presunte irregolarità nell’acquisizione dei diritti tv, mentre nel processo Ruby il Cavaliere è accusato di concussione e prostituzione minorile.

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