“Nella consapevolezza delle ragioni che mi sono state rappresentate, e nel rispetto delle personalità finora sottopostesi al voto, ritengo di dover offrire la disponibilità che mi è stata richiesta”, così Giorgio Napolitano ha sciolto le riserve accettando il nuovo mandato al Quirinale. “Mi muove in questo momento il sentimento di non potermi sottrarre a un’assunzione di responsabilità verso la nazione, confidando che vi corrisponda una analoga collettiva assunzione di responsabilità”, ha sottolineato il Capo dello Stato.
Al termine del discorso del Presidente è scattata la standing ovation dell’Aula della Camera dove il Parlamento è riunito in seduta comune. Gli unici a non alzarsi sono stati i parlamentari del Movimento5Stelle, che, come noto, hanno espresso il loro voto a favore di Stefano Rodotà.
Per domani mattina è previsto l’atto di dimissioni dalla carica di Presidente della Repubblica, da lui assunta il 15 maggio del 2006, nell’imminenza del giuramento che presterà lunedì pomeriggio dinanzi alle Camere riunite quale Presidente rieletto.