Poste italiane, al via la rivoluzione da settembre: ecco cosa cambia. "Addio a.."

A partire da settembre non sarà più Poste Italiane a recapitare a casa determinati documenti. Un altro passo verso la digitalizzazione, sarà inviato tutto online: ecco l'importante novità.

Poste italiane, al via la rivoluzione da settembre: ecco cosa cambia. "Addio a.."

Tra i cambiamenti epocali che la pandemia ha contribuito ad apportare, c’è la netta accelerazione verso un mondo più digitalizzato. E’ evidente come da qualche anno a questa parte si è deciso di andare in questa direzione, a fare da apripista lo smart working e la didattica a distanza. 

L’obiettivo, ben chiaro e dichiarato a più riprese dalla politica, è quello di procedere verso la transizione digitale di tutti i servizi offerti dallo Stato, a partire per esempio dagli atti della pubblica amministrazione. In quest’ottica, una grande novità sta per coinvolgere tutti gli italiani a partire da questo mese, alcuni documenti della PA non saranno più recapitati fisicamente: ecco di quali si tratta.

L’importante novità

Il mese di settembre segna una svolta epocale verso la digitalizzazione dei documenti della PA: addio a raccomandate cartacee e file alla posta. In sostanza, per le multe e gli atti giudiziari della PA, Poste Italiane manderà una notifica digitale su una apposita piattaforma gestita da PagoPa, anche se la realizzazione del sito sarà affidata alla stessa società di servizi postali.

Come riporta firstonline.info, d’ora in poi Poste italiane si limiterà a mandare una notifica digitale in caso di comunicazioni da parte della PA; detto in soldoni, gli italiani non dovranno aspettarsi più il postino che suona alla porta, ma dovranno connettersi ad una piattaforma digitale. Questi atti pubblici saranno infatti recapitati ad una sorta di domicilio digitale del cittadino, vale a dire alla Pec, posta elettronica certificata, e contestualmente ad un servizio elettronico di recapito da creare sulla nuova piattaforma con Spid o Cie. 

I vantaggi di questo ulteriore passo verso la digitalizzazione dello Stato sono evidenti: con l’addio alle raccomandate cartacee si risparmiera sulla carta e, soprattutto, sul costo della notifica, che si aggira intorno agli 11 euro; la notifica digitale prevede invece un esborso risibile di appena 2 euro.

Continua a leggere su Fidelity News