Pippo Civati, arriva l’ufficialità: “Lascio il Pd”

Dopo poche ore dalla firma di Mattarella sull'Italicum, Pippo Civati ha preso la sua decisione ufficiale: "Lascio il Pd". Insanabile la rottura con Renzi

Pippo Civati, arriva l’ufficialità: “Lascio il Pd”

E’ arrivato l’annuncio ufficiale: Pippo Civati lascia il Partito Democratico. La decisione, che a dire il vero era nell’aria, è stata presa in seguito alla firma di Mattarella sull’Italicum: “Esco dal gruppo per coerenza con quello in cui credo e con il mandato che mi hanno dato gli elettori, non mi sento più di votare la fiducia al governo Renzi”. Tra le varie ipotesi, spunta anche quella secondo cui Civati potrebbe confluire in Sel, oppure formare un gruppo tutto suo, con altri parlamentari che a questo punto lo seguirebbero, verosimilmente fuoriuscendo dal Pd. Lo strappo con Renzi, consumato sul Jobs Act e sulla riforma costituzionale, è definitivamente avvenuto con la legge elettorale.

Hanno subito annunciato che non lo seguiranno Corradino Mineo, Sandra Zampa e Lorenza Ricchiuti, con quest’ultima che afferma ai microfoni del Fatto Quotidiano: Ha preso la decisione che riteneva più giusta. Lo strappo alla Camera ha determinato una rottura nel nostro partito che non penso possa rimarginarsi. Per il momento continuerò insieme ad altri senatori della minoranza Pd a portare avanti il programma di Italia bene comune per cui tutti noi siamo stati eletti. Sul futuro tutto dipenderà da come andrà la riforma costituzionale. Così come è stata approvata è lontana chilometri dal programma di governo con il quale sono stata eletta”.

Scrive Pippo Civati sul suo blog: A un certo punto, senza preavviso, è semplicemente capitato che un giorno alcune persone con cui pensavamo di aver condiviso una visione hanno cambiato idea. Hanno promosso e approvato – senza voler parlare di leggi elettorali, riforme del lavoro e della costituzione – cementificazioni e trivellazioni, e ce li siamo trovati in tivù a deridere le ragioni di chi difende l’ambiente o crede che il futuro passi attraverso soluzioni differenti. Peccato (soprattutto per loro): perché invece il futuro sarebbe a portata di mano, basterebbe imparare a sposare tradizione e cambiamento, coniugando cose antiche come i diritti e nuovissime come l’innovazione. Questa è la storia che mi interessa raccontare, mi spiace per chi ha cambiato idea ma per quel che mi riguarda continuerò a farlo con tutti quelli che lo vorranno. Secondo me sono tantissimi”.

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