Pass verde per spostarsi in tranquillità. Guai a chi lo falsifica

Al momento si chiamerà "pass verde", e sarà un certificato italiano che permette gli spostamenti tra regioni anche di colore diverso, a fine giugno diventerà europeo: "green pass". Previste sanzioni per chi lo falsifica.

Pass verde per spostarsi in tranquillità. Guai a chi lo falsifica

Nella bozza del decreto legge anti Covid, il pass verde ha il via libera. Le riaperture da tutti sperate avranno bisogno di una “certificazione verde” che dimostri almeno una di queste tre situazioni: la “vaccinazione contro il Sars-CoV-2, la guarigione dall’infezione da Coronavirus, o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus” scrive ilgiornale.it. La durata della certificazione può variare.

Per chi è stato vaccinato il pass verde vale sei mesi, può essere rilasciato in formato cartaceo oppure digitale, sarà l’interessato a farne richiesta, al termine del ciclo del vaccino, presso la struttura sanitaria in cui è stato vaccinato. 

Per chi, risultato positivo, è guarito verrà predisposto un certificato di guarigione, rilasciato, sempre su richiesta, dalla struttura o dai medici di medicina generale che hanno seguito il paziente. La validità di questo documento è ancora di sei mesi. In entrambi i casi il documentò sarà reso disponibile nel fascicolo sanitario elettronico personale. Se la persona in possesso del pass verde in un secondo momento risulta positiva al Sars-CoV-2 la certificazione scade.

Di breve validità, 48 ore è la certificazione ottenuta dopo tampone molecolare o antigenico rapido. Anche in questo caso è l’interessato a farne richiesta alle strutture sanitarie pubbliche o private autorizzate e accreditate, come anche alle farmacie in cui vengono svolti i test. Il certificato potrà essere consegnato, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale.

Il decreto legge anti Covid mira a salvaguardare la salute iniziando, a breve, una serie di riaperture. L’attenzione in questo momento è massima per questo sono previste delle sanzioni amministrative, dai 400 ai 3mila euro, per coloro che falsificano i certificati. Tra le misure punitive previste ci sarebbe anche il carcere. Le disposizioni italiane resteranno in vigore fino a quando non subentrerà il “green pass” europeo previsto per fine giugno.

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