Papa Francesco si scopre "salviniano": "L’Italia non può accogliere tutti"

Durante l'incontro privato con i vescovi in Vaticano, il Papa afferma che se una nazione non può garantire più accoglienza deve chiedere aiuto ad altre nazioni. E cita la Svezia: porte aperte solo finché è possibile.

Papa Francesco si scopre "salviniano": "L’Italia non può accogliere tutti"

Papa Bergoglio dev’essersi convertito sulla via di Damasco. Dopo aver predicato per anni la necessità di accogliere gli immigrati, adesso fa un leggero passo indietro, sostenendo che l’Italia non può accogliere tutti i profughi se non è più in grado di farlo, e che la questione migratoria è un problema che andrebbe risolto anche da altri Paesi europei.

Il Pontefice ha risposto così ai vescovi che, riuniti in Vaticano, gli chiedevano un parere sulle nazioni che chiudono i porti ai flussi migratori. Flussi che la Chiesa ha voluto sostenere a tutti i costi, anche per incassarne i milioni di euro che gli scellerati governi della sinistra hanno speso per l’accoglienza e un’integrazione che si è rivelata in parte un disastro.

Bergoglio ha citato l’esempio della Svezia, chiarendo che un Paese ha il dovere morale di salvare vite umane in mare, ma non può accogliere fino allo stremo se non ha la possibilità di integrare chi arriva: “Se l’Italia non può accogliere, non può integrare, non può dare i giusti servizi a chi arriva perché è ormai saturo, deve chiedere anche agli altri Paesi europei di farlo”, ha detto ravveduto.

Francesco ha sempre criticato la chiusura dei porti e chiesto l’abbattimento dei muri. Ma adesso sembra adeguare la sua posizione al nuovo contesto europeo, forse consapevole delle imminenti elezioni continentali che potrebbero mutare lo scenario politico dell’Europa, e parla sempre più di prudenza nell’accogliere chi arriva in cerca di un futuro.

Più recentemente, sul volo dal ritorno dal Marocco, Bergoglio aveva risposto alle domande dei giornalisti, sostenendo che la Svezia ha ricevuto gli immigrati con generosità impressionante. I profughi imparavano la lingua a carico dello Stato, trovavano casa e lavoro. Ma adesso anche la Svezia si sente in difficoltà nell’integrare, e ha chiuso in parte le proprie frontiere.

Già nel novembre 2016, Francesco aveva lanciato un allarme in questo senso e aveva chiesto di riflettere bene prima di accogliere gli immigrati: “Non si può chiudere il cuore a un rifugiato, ma c’è anche la prudenza dei governanti. non è umano chiudere le porte, e alla lunga questo si paga politicamente, come si paga politicamente anche ricevere più di quelli che si possono integrare”.

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