Nessuno dubitava dell’efficienza dei nostri dirigenti di Palazzo Chigi, ma chi avrebbe mai immaginato che il 99% di loro, nel 2012, centrasse il premio di rendimento, per aver raggiunto gli obiettivi prefissati?
Un premio che oscilla tra i 26mila e i 31.600 euro.
Da non crederci, eppure è la verità, raccontata da Federico Fubini, su Repubblica. Dando un’occhiata ai criteri utilizzati per stabilire a chi spettano i premi, elencati in una “direttiva generale” di 102 pagine, si scopre che suddetti criteri sono alquanto generici. Pratiche dettate dal buonsenso come “contenimento della spesa”, “buona amministrazione” e “crescita della produttività”.
In particolare, per raggiungere quest’ultimo obiettivo, secondo Palazzo Chigi serve un “miglioramento dell’organizzazione del lavoro, la riduzione dei tempi di lavorazione e la diminuzione del flusso cartaceo” o meglio un “ampliamento dell’uso delle tecnologie della comunicazione”. In sostanza per raggiungere gli obiettivi e di conseguenza il bonus aggiuntivo, basta mandare più e-mail e meno lettere.
Senza contare che, di solo stipendio, i 104 dirigenti della presidenza del Consiglio guadagnano circa 180mila euro l’anno.
Palazzo Chigi si è affrettato a far sapere di voler rivedere al più presto gli obiettivi in base ai quali i dirigenti vengono premiati, collegando il bonus in “maniera stringente al ciclo di bilancio”, hanno fatto sapere fonti dell’ufficio del controllo interno, guidato da Alessandra Gasparri.