Arriva da Barack Obama la proposta di un nuovo piano per combattere la crisi ucraina. Il piano prevede l’utilizzo di un miliardo di dollari che consentirebbe alle forze Usa di intervenire nell’Est Europa via terra, mare e aria. Nel frattempo, il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, annuncia di aver visto i primi “segnali di ritiro delle truppe russe al confine con l’Ucraina”, nonostante ancora molti sianono i soldati rimasti lungo la frontiera.
L’iniziativa proposta da Obama deve ancora essere approvata dal Congresso, ma intanto il Presidente invita gli alleati europei ad aumentare la spesa militare per non cadere nel declino, e mantenere la pace in Europa. Inoltre, ha anche ribadito a Vladimir Putin di rendersi disponibile ad incontrare il Presidente ucraino Poroshenko, riconoscendo la sua elezione come voluta dal popolo e riconoscendo egli stesso come capo dell’Ucraina. Anzi, ha aggiunto Obama, chiederà egli stesso l’incontro il prossimo 6 giugno in Normandia, durante la celebrazione del 70esimo anniversario dello sbarco degli Alleati. L’incontro avverrà anche alla presenza di Angela Merkel. Dopo una breve conversazione sulle misure da prendere per evitare il propagarsi della crisi in Ucraina, i due hanno avuto anche un contatto telefonico in cui si è parlato dei negoziati Russia-Ucraina-UE e delle forniture di gas russo a Kiev.
Rasmussen ha molto apprezzato l’interesse degli Stati Uniti per ristabilire la pace in Ucraina, ed è d’accordo nel ritenere che la presenza dei soldati russi lungo la frontiera non abbia motivo di esistere. Secondo il generale, le misure prese dagli Usa hanno come scopo la pace in Europa orientale e vanno approvate, anche se è presto per vederne gli effetti. Inoltre, per rivedere i piani di difesa c’è comunque tempo e sarà nell’incontro di settembre che si discuteranno le decisioni da attuare in merito. In ogni modo, i piani proposti da Obama sono accettabili, e qualsiasi cosa, secondo il generale, è da valutare per evitare continui spargimenti di sangue. Una cooperazione maggiore tra gli stati sarebbe infatti opportuna per impedire guerre inutili e garantire la pace fra i popoli.