Nuovo Dpcm: scuola e salute, una priorità

Il Nuovo Dpcm ferma il premier Mario Draghi, i ministri e gli esperti a riflettere sulle scuole che potrebbero tornare alla dad anche nelle zone gialle e arancioni se si verificano più di 250 casi ogni 100 mila abitanti

Nuovo Dpcm: scuola e salute, una priorità

Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato delle indicazioni: le scuole appartenenti alle zone rosse dovrebbero chiudere, tutte. E non solo. Alle regioni gialle e arancioni verrebbe offerta la facoltà di chiudere gli Istituti scolastici qualora si verificassero oltre 250 contagi di Covid ogni 100 mila abitanti durante il corso di una settimana. La decisione dunque verrebbe lasciata ai governatori e ai sindaci.

La decisione più rilevante del nuovo Dpcm in vigore dal 6 marzo riguarda proprio la scuola. Il Dpcm, in tutte le sue parti, è sostanzialmente definito, ma la questione scuola doveva essere ulteriormente studiata per affrontare la nuova situazione presentata anche dalle varianti Covid. Sottoposto all’ultimo confronto tra governo e regioni, in giornata verrà firmato dal premier Mario Draghi

Il nuovo Dpcm prevede la “didattica a distanza per tutte le scuole di ogni ordine e grado anche nelle regioni rosse” scrive corriere.it. Se le condizioni lo richiedessero, il provvedimento potrà entrare in vigore anche per una sola provincia o comune della regione interessata.

La scuola resta in presenza per tutte le altre situazioni come i provvedimenti precedenti avevano stabilito: alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie didattica in presenza, per quelli delle superiori la didattica in presenza dovrà essere tenuta dal 50% al 75%. Il Dpcm in discussione introduce una nuova misura:al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa“. Rainews.it osserva che “in alcuni casi i governatori hanno già applicato misure più restrittive come ad esempio in Puglia, Campania e Marche“.

A Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Patrizio Bianchi, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti e, per gli esperti, Agostino Miozzo, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli stanno tutt’ora discutendo, preoccupati anche per l’alta contagiosità delle varianti Covid.

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