L’estate sembra ormai essere entrata nel vivo, e in questi giorni non si sta facendo altro che parlare dell’ondata di caldo provocata dall’anticiclone Caronte che in tutto lo Stivale ha fatto schizzare le temperature verso i 40 gradi. Il caldo secondo gli esperti dovrebbe durare almeno per 15 giorni e per la prossima settimana si attende un ulteriore incremento dei valori termici. Almeno fino ai primi giorni di luglio le alte temperature dovrebbero farci compagnia.
Questo si traduce in disagi fisici anche per la popolazione, costretta a fare i conti con l’afa. Il caldo poi costringe le persone a recarsi in spiaggia per cercare refrigerio e ristoro con un bagno, che sia al mare, al lago è anche nei fiumi, lì ovviamente dove questi ultimi sono balneabili. Il caldo però provoca effetti nefasti anche sull’agricoltura: infatti in molte zone d’Italia è emergenza siccità, la quale diviene sempre più grave. Per questo il Governo starebbe studiando un provvedimento ad hoc, vediamo di cosa si tratta.
In arrivo nuovo Dpcm
Con la pandemia di Covid abbiamo imparato a conoscere molto bene i Dpcm, ovvero quelle ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri che servono a contenere particolari situazioni che si vengono a creare sul territorio nazionale. Durante l’emergenza Covid i Dpcm hanno stabilito le restrizioni alle quali gli italiani dovevano attenersi.
Non prima della prossima settimana pare che l’Esecutivo sia pronto ad emanare un Dpcm per far fronte alla siccità sempre più crescente nel nostro Paese. Alcune regioni come il Piemonte sono da “zona rossa” e non è escluso che nelle aree più critiche per quanto riguarda l’emergenza acqua possano prendersi decisioni drastiche.
Una delle idee sul tavolo è quella di razionalizzare il consumo dell’acqua potabile, con intere fasce orarie, prevalentemente notturne, in cui tutti i rubinetti saranno staccati dalla rete idrica delle città interessate. Inoltre alcuni comuni si sono già organizzati con ordinanza ad hoc che servono a limitare lo spreco dell’acqua: basti pensare a quanto deciso dal sindaco di Livorno che ha instaurato multe da 100 a 500 euro per chi venga sorpreso ad utilizzare l’acqua per scopi non essenziali, come ad esempio lavare la macchina, innaffiare le piante o riempire le piscine.
Alcuni tra i corsi d’acqua più importanti del nostro Paese come il Po sono ormai ai minimi storici: il livello nel Pò si è abbassato di moltissimo e ciò non accadeva dalla Seconda Guerra Mondiale. Nel frattempo si spera che possa arrivare un pò di pioggia per dare sollievo, ma la lunga estate senza acqua pare sia soltanto all’inizio. Vedremo quindi quali saranno le misure che l’Esecutivo e le Regioni adotteranno per far fronte a questa nuova emergenza.