Per gli interessati, l’appuntamento è fissato a Roma, per il 6 e 7 giugno. Qual è l’evento? Una grande assemblea pubblica a cui sono invitati “associazioni, movimenti, sindacati, donne e uomini che in questi anni si sono battuti contro le molteplici forme di ingiustizia, discriminazione e progressivo deterioramento dei diritti. E che oggi decidono di promuovere un cammino comune”. Nasce la coalizione sociale di Maurizio Landini, il segretario generale della FIOM-CGIL, che ha così voluto dare un ulteriore supporto alle lotte per i lavoratori da lui portate avanti in questi anni, creando una base su cui poggiare per il futuro. L’annuncio, che sarà reso pubblico solo nella giornata di domani, è l’inizio di un nuovo percorso politico per Landini.
C’è da specificare, però, che la ‘coalizione sociale’ di Landini non ha ambizioni politiche, almeno non nell’immediato. Non si tratta di un soggetto politico, non nel senso stretto del termine, ma un soggetto che fa, e vuole fare, politica: “Come ha compreso il movimento delle donne, vogliamo dimostrare che si può far politica attraverso un agire condiviso tra soggetti diversi, che si può rimotivare le persone a occuparsi dell’interesse generale nello spazio pubblico, al di fuori e non in competizione rispetto a partiti, organizzazioni politiche o cartelli elettorali”.
Per mettere a punto gli ultimi dettagli di questo importante progetto, l’incontro definitivo è avvenuto nella sede dell’Arci, lo scorso fine settimana. Presenti, oltre ovviamente alla FIOM, anche diversi esponenti del mondo dei centri sociali (come l’Action di Roma), Libertà e Giustizia, la Rete della Conoscenza, oltre a diverse associazione ambientaliste. Libera ed Emergency, i ‘piatti forti’ di questo soggetto in divenire, hanno preferito defilarsi in quanto associazioni, anche se il loro supporto non mancherà; inoltre, da singoli si prevedono diverse collaborazioni con Landini. Del tutto assenti i partiti della sinistra italiana (Sel, Rifondazione e L’Altra Europa con Tsipras).