Napoli contro Salvini: "i terroni non dimenticano". Il ministro cancella il comizio in piazza

Protesta da parte dei napoletani sull'arrivo del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Appesi sui balconi lenzuoli con la scritta: "Salvini, i terroni non dimenticano". Il leader della lega cancella il comizio in piazza.

Napoli contro Salvini: "i terroni non dimenticano". Il ministro cancella il comizio in piazza

Anullato il comizio del ministro dell’Interno Matteo Salvini previsto per la giornata di domani a Napoli, in piazza Matteotti, a causa di “impegni improvvisi”. Il leader della Lega era atteso nella piazza napoletana per continuare il suo tour di comizi che da settimane sta interessando l’Italia intera, in previsione delle vicine elezioni.

Il politico infatti, approfittando del suo arrivo a Napoli per presiedere al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, aveva deciso di fare una tappa in piazza ma, ancora prima dell’annullamento del comizio, i molti cittadini hanno espresso il loro dissenso sulla presenza del ministro a Napoli.

Da qualche giorno infatti, a Napoli sono comparsi numerosi lenzuoli e striscioni appesi tra i balconi delle molte abitazioni private vicine alle piazze dove il ministro dell’Interno avrebbe tenuto i suoi comizi. I messaggi di protesta inviati al leader della Lega recitano: “Salvini, i terroni non dimenticano“. La frase è un riferimento alle numerose critiche ed insulti che lo stesso Salvini ha fatto in passato ai napoletani e ai meridionali in generale.

A fare molta notizia non sono stati i numerosi striscioni per contestare Salvini, presenti non solo a Napoli, ma la risposta del leader della Lega, che si dimostra sempre più nervoso ed agitato di fronte a queste contestazioni. Sono stati molti, infatti, gli striscioni tolti dalle case private da parte delle forze dell’ordine. L’ultimo in ordine temporale a Brembate, in provincia di Bergamo, dove una signora ha voluto dimostrare il suo dissenso verso il politico appendendo un lenzuolo sul balcone con su scritto: “non sei il benvenuto”. A rimuovere la frase è intervenuta una gru dei vigili del fuoco che ha fatto ancora più discutere politici e web.

Si legge da un comunicato reso pubblico dalla Funzione Pubblica Cgil: “Non si può consentire che si utilizzi una squadra dei vigili del fuoco, rimuovendola dal lavoro quotidiano, per costringerla a rimuovere uno striscione.” Nel comunicato si afferma che i vigili del fuoco lavorano per portare soccorso e non per pubblica sicurezza. Critiche anche da parte del sindaco di Bergamo, che chiede chiarezza sulla vicenda per comprendere chi ha dato l’ordine ai pompieri di agire, e a quale titolo. 

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