Movimento cinque stelle: aria di scontro interno

Tira una brutta aria all'interno del movimento cinque stelle dopo le consultazioni con Renzi. Il comportamento di Grillo non è piaciuto ad alcuni suoi parlamentari che vedono l'incontro come un’occasione persa

Movimento cinque stelle: aria di scontro interno

Tira un brutta aria in questi giorni nel movimento cinque stelle dopo lo streaming delle consultazioni tra Grillo e Renzi. Si parla già di frattura all’interno nel Movimento con alcuni senatori che hanno criticato il comportamento di Grillo. In realtà più che di consultazioni si può parlare di scontro tra i due, dato che l’ex comico non ha lasciato parlare Renzi neanche per un minuto. Dopo che il leader del PD ha iniziato a parlare è stato subito interrotto da Grillo.

Il leader dei cinque stelle era stato invitato dai suoi elettori tramite il blog ad andare alle consultazioni che il nuovo premier aveva in programma, ma Grillo non ha saputo resistere ed ha iniziato a criticare Renzi affermando che l’oramai ex sindaco di Firenze facesse parte come tutti gli altri di quel mondo governato dai poteri forti.

Ma l’atteggiamento di Grillo non è piaciuto a molti suoi deputati perchè considerano l’accaduto come un’occasione persa per far valere le proprie idee, inoltre c’è chi afferma anche di aver fatto un favore a Renzi.

A criticare in prima persona sono stati i quattro senatori: Lorenzo Battista, Fabrizio Bocchino, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana che subito Beppe Grillo ha messo alla gogna sul proprio blog: “Quattro senatori del M5s manifestano perplessità circa il metodo usato da Grillo nel corso del confronto in streaming con un certo Renzi. Chi sono questi 4 senatori? Quanto consenso hanno portato al M5s tutti insieme?”.

Naturalmente non sono mancate le risposte neanche dai quattro dissidenti uno su tutti Lorenzo Battista che afferma come da Beppe Grillo si aspettava molto di più. Comuque il deputato cinque stelle ha anche chiesto proprio un confronto con Beppe Grillo e con Casaleggio.

In molti hanno criticato i quattro dissidenti chiedendo anche le dimissioni, oppure insultandoli, ma altri sostenitori del movimento hanno invece espresso pareri favorevoli anche perchè sarebbe ora di sfruttare il 25% preso all’elezioni e non rischiare di perdere consensi perchè in quel 25% ci sono molte persone che vedevano nel movimento cinque stelle un voto di protesta con la speranza che si facesse qualcosa di nuovo, ma se ciò non accadrà presto molto probabilmente potrebbero non votarli più.

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