Milano: radicali chiedono a Pisapia “trasparenza sugli appalti”

I consiglieri Radicali Cappato e Crivellini chiedono al Comune di creare un sistema trasparente in cui rendicontare tutti gli affidamenti degli appalti, alla luce della "grave violazione delle disposizioni" in tema di appalti del Comune di Milano

Milano: radicali chiedono a Pisapia “trasparenza sugli appalti”

Marco Cappato e Marcello Crivellini, a nome del gruppo Radicale-federalista europeo, chiedono in consiglio comunale a Milano di rendere “disponibili e facilmente reperibili sul sito tutte le decisioni di spesa e i documenti di qualsiasi tipologia di gara per appalti di qualsiasi forma. Tale richiesta viene dopo la lettera inviata il 21 aprile dall’Autorità nazionale anticorruzione al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, in cui si chiedevano chiarimenti sugli appalti di servizi e forniture affidati dal settore Servizi sociali del Comune.

L’authority, infatti, ha avviato un’indagine su 632 procedure (per un’ammontare di oltre 12 milioni di euro), in cui sono emersi affidamenti ripetuti per importi complessivi superiori, anche nel solo singolo anno di riferimento, al milione di euro, ossia pari ad oltre 5 volte la soglia consentita per legge.

Si tratterebbe, quindi, di una “violazione grave delle disposizioni” in tema di appalti pubblici, dato che il limite massimo per l’affidamento diretto di forniture non debba superare i 200mila euro: sopra, deve essere bandita una gara europea. E non si può nemmeno aggirare il problema spacchettando le assegnazioni in piccoli lotti: rappresenterebbe comunque una violazione della legge, se risultasse che le società vincitrici dell’appalto sono sempre le stesse.

I Radicali hanno condotto un’inchiesta a tal proposito, e hanno visto che diverse società, tra gennaio 2010 e marzo 2015, hanno violato tale disposizione: tra queste, il Centro ambrosiano di solidarietà (affidamenti per quasi 600mila euro), la fondazione Sacra famiglia di Cesano Boscone (565mila euro), così come la fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi e la cooperativa sociale Comunità del Giambellino, tutte sopra la soglia consentita.

Proprio per questo motivo, i Radicali chiedono al Comune “un sistema completo di pubblicazioni, che contenga tutte le determinazioni di spesa dei singoli dirigenti, e che siano facilmente selezionabili con un clickPierfrancesco Majorino, a capo dell’assessorato che gestisce gli appalti, afferma: “d’accordissimo con la richiesta di Cappato: abbiamo tutti da guadagnare a rendere il sistema più trasparente e accessibile. Ecco perché entro settembre intendiamo costruire sul portale del Comune uno spazio dedicato proprio al welfare trasparente. Un’anagrafe con tutti i nostri atti, consultabili in modo comprensibile e leggibile anche per il cittadino meno informato.

Continua a leggere su Fidelity News