Migranti, sequestrata la Ong Mare Jonio. L’accusa è di immigrazione clandestina

La nave umanitaria italiana, con a bordo trenta profughi, non è riuscita a ripetere l'incursione di due mesi fa. La nuova direttiva del Viminale vieta l'attracco nei porti italiani anche alle imbarcazioni che battono bandiera tricolore.

Migranti, sequestrata la Ong Mare Jonio. L’accusa è di immigrazione clandestina

La nave Ong Mare Jonio, dopo essere sbarcata stamattina a Lampedusa con trenta migranti a bordo, è stata sequestrata dalla guardia di finanza per irregolarità e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ovviamente, essendo italiana, non è stato possibile impedirle l’accesso nel porto di Lampedusa ma, appena ha messo piede nel Belpaese, si è ritrovata con le ganasce alle caviglie.

La nave era partita dal largo della Libia dopo aver raccolto i profughi partiti su un gommone. Secondo le nuove disposizioni internazionali, avrebbe dovuto consegnare i migranti alle autorità libiche e, invece ha fatto rotta direttamente verso l’Italia, con l’intenzione di scaricare i migranti sulle coste siciliane. La guardia di finanza questa volta ha lasciato fare, poi è intervenuta sequestrando il natante e denunciando l’equipaggio.

La Jonio forse credeva di ripetere l’incursione fatta qualche mese fa, quando – ignorando l’ordine delle Fiamme Gialle di non entrare in acque italiane – si era diretta spedita verso Lampedusa, scaricando i migranti raccolti al largo delle coste libiche. In quell’occasione, la nave era stata prima bloccata nel porto, poi riconsegnata al comandante e al suo equipaggio.

Le cose adesso sono andate diversamente. E a rendere possibile il sequestro è stata una recente direttiva impartita dal Viminale, secondo cui chi soccorre migranti irregolari in acque non italiane, per poi entrare in acque italiane, lede il “buon ordine e la sicurezza dello Stato italiano”, in quanto introduce irregolarmente persone provenienti da Paesi stranieri a rischio terrorismo.

Il sequestro è stata una sorpresa per la nave Jonio e per quanti già avevano esultato alla notizia che la Ong si apprestava a fare ingresso nel porto siciliano. Tra questi c’era stato il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, e il capomissione ed ex No Global Luca Casarini. Entrambi hanno dovuto subire lo smacco inferto dalla nuova direttiva di Salvini: in Italia, con i migranti, non entrano nemmeno più le navi italiane.

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