Anche i vescovi italiani si sono divisi sulla frase pronunciata da Matteo Renzi a proposito dei migranti: “aiutarli a casa loro”. In prima fila Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, si è pronunciato così: “Se non si dice come e quando e con quali risorse precise, ‘aiutarli a casa loro’ rischia di non bastare e di essere un modo per scrollarsi di dosso le responsabilità“. E, a tal proposito, ricorda la campagna “Liberi di partire – liberi di restare” che ha ricevuto un aiuto concreto con i 30 milioni dall’otto per mille.
La CEI con queste parole afferma di considerare un valore irrinunciabile l’accoglienza, e un errore la chiusura dei paesi più ricchi nei confronti dei paesi più poveri. Galantino guarda all’uomo che arriva perché ha bisogno e non fa distinzione tra profughi di guerra o migranti economici (“è come fare la distinzione se uno preferisce morire impiccato o alla sedia elettrica”).
Matteo Renzi intuendo, forse, la critica dei vescovi, aveva lasciato già da mercoledì un’intervista su “La vita in diretta”, andata in onda ieri. Nel suo intervento, spiega che la sua motivazione è diversa dalle proposte della Lega Nord: “Io ho detto aiutiamoli ‘davvero’ a casa loro perché è un principio ipocrita dire ‘aiutiamo i migranti a casa loro’ se poi tagli i fondi alla cooperazione internazionale, come ha fatto la Lega‘. Aiutarli a casa loro con denaro concreto a chi opera in Africa nel campo energetico, e nella cooperazione.
Dopo che il segretario PD ha precisato il suo pensiero sul problema migranti, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, si è pronunciato cercando di calmare le acque, dicendo che in quell’aiutiamoli a casa loro vede un discorso valido, e sottolinea quel facendo “in modo tale che la migrazione non sia più una realtà forzata, ma sia libera“.
Purtroppo, la posizione europea è ancora un grosso macigno sulla strada, e l’accoglienza dei migranti è poco condivisa. Nel pronunciarsi, l’Osservatore Romano è stato duro nei confronti di Bruxelles, mentre ha espresso parole di vicinanza all’Italia: “Tanta solidarietà a parole. Ma nei fatti l’Europa continua a restare inerte di fronte al dramma dell’immigrazione nel Mediterraneo e alle difficoltà dell’Italia“.
Sul tema dell’immigrazione, non poteva tacere Beppe Grillo, leader del M5S, che ritiene l’immigrazione una trappola da disinnescare, immediatamente.