Il Ministro degli Interni Marco Minniti è tornato a far parlare di sé per la sua proposta – in tema di gestione dei flussi migratori e soluzioni per arrestare lo sbarco degli richiedenti asilo in Italia – di incentivare gli immigrati a rientrare nei rispettivi Paesi di origine che, per esemplificare, significherebbe pagarli per lasciare l’Italia.
La proposta choc del Ministro Minniti – che sta scuotendo ancora una volta l’opinione pubblica italiana – segue le dichiarazioni del politico nelle aule parlamentari, dove ha confermato la tesi sostenuta dalla deputata del Partito Radicale Emma Bonino, secondo cui sarebbe stato proprio il governo capitanato da Matteo Renzi a volere che gli immigrati sbarcassero nei porti italiani.
Stando alle parole del Ministro Minniti sembrerebbero dunque non essere sufficienti gli accordi che l’attuale governo Gentiloni ha siglato con l’omologo libico Al Serraji – che prevedono l’autorizzazione al dispiegamento di navi militari italiane in acque libiche per bloccare il traffico dei migranti – meno che mai l’idea francese di creare hotspot in Africa per gestire in loco il flusso dei richiedenti asilo, progetto che vedrebbe la sua realizzazione solo tra qualche anno.
Per il ministro Marco Minniti, insomma, occorre agire ora e subito, ed il modo più veloce – per lui – è quello di incentivare economicamente queste persone a ritornare nei loro Paesi. Quella dei rimpatri volontari assistiti è un’ipotesi molto impegnativa ma, stando alle parole del politico, “strategicamente decisiva“.
Per convincere i migranti a non progettare il viaggio in mare nelle rotte del Mediterraneo – mettendo così a repentaglio la propria vita ed alimentando il traffico illegale dei gruppi criminali – verrebbero dati loro 3000 euro. Questa somma andrebbe a coprire il costo del biglietto aereo che gli verrebbe dato prima della partenza, a cui si aggiungerebbe una somma di 500 euro.
Ma, nel momento in cui rientrano in patria, non rimarranno soli: infatti, ad occuparsi di loro ci sarà l’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni), che li sosterrà per l’apertura di un’attività commerciale o artigianale. Sono 5000 i migranti che attualmente hanno scelto di utilizzare la possibilità del rimpatrio volontario assistito.