Matteo Salvini sul caso Diciotti: "Sono colpevole, ma non cambio di un centimetro la mia posizione"

Con una diretta sul suo profilo Facebook, Matteo Salvini ammette di essere colpevole del caso Diciotti, dichiarando però di non cambiare idea sugli sbarchi sui migranti

Matteo Salvini sul caso Diciotti: "Sono colpevole, ma non cambio di un centimetro la mia posizione"

Il 15 agosto del 2018 la nave “Diciotti” stava cercando di portare in salvo all’incirca 150 persone. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini non ha indicato però subito il “porto sicuro” per lo sbarco, chiedendo prima all’Europa di farsi carico di una quota dei migranti, minacciando più volte anche il respingimento verso la Libia.

A causa di questa scelta, la nave è restata ferma per cinque giorni al porto di Lampedusa. La soluzione di questo problema si è trovata dopo quasi dieci giorni: una ventina di migranti sono andati in Albania, più o meno lo stesso numero in Irlanda, mentre i restanti furono presi dalla Chiesa, in base all’accordo fatto con il Viminale.

Matteo Salvini e la richiesta della Procura di Catania

Il vicepresidente del Consiglio è indagato per il “sequestro di persona aggravato. arresto illegale e abuso d’ufficio“, reati che avrebbe violato durante la scorsa estate quando decise di bloccare lo sbarco dei clandestini in Italia. Intanto, in queste ore, la Procura di Catania ha inviato al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro Matteo Salvini, dopo che la Procura aveva deciso di archiviare il caso.

Con una diretta su Facebook, Matteo Salvini ha voluto rispondere a queste accuse dicendo che l’ultima parola adesso spetta al Senato che dovrà decidere se considerarlo “colpevole o innocente, libero o a processo”.

Queste accuse che stanno piovendo sul suo conto comunque non gli fanno cambiare il proprio pensiero sui migranti: “Chiarisco subito: non cambio di un centimetro la mia posizione: in Italia non sbarca nessuno. Lo ammetto: ho bloccato la procedura di sbarco dei migranti. Se questa è una colpa, se questo è un reato, sono colpevole di questo reato e mi dichiaro colpevole di altrettanti reati per i mesi a venire”

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