Matteo Salvini e la prostituzione: "Sono favorevole alla riapertura delle case chiuse"

Matteo Salvini vorrebbe ispirarsi al modello austro-tedesco per legalizzare la prostituzione in Italia. Le case di tolleranza furono chiuse negli anni Sessanta dalla Legge Merlin

Matteo Salvini e la prostituzione: "Sono favorevole alla riapertura delle case chiuse"

Matteo Salvini si è detto favorevole alla riapertura delle case chiuse dopo la Legge Merlin degli anni Sessanta. Oggi, il vicepremier leghista ha rivelato di essere sempre stato d’accordo con chi diceva che quelle case andavano riaperte anche per il bene delle finanze dello Stato.

In Germania e in Austria, infatti, quelle delle case di tolleranza è una realtà che esiste già da qualche tempo; le donne che decidono di fare quel mestiere hanno appositi appartamenti, pagano le tasse e sono regolarmente visitate dagli uffici sanitari, per garantire l’igiene, la profilassi e, di conseguenza, la sicurezza dei clienti e della meretrici.

Il pensiero di Salvini

Salvini vorrebbero basarsi proprio sul modello tedesco e austriaco per legalizzare la prostituzione in Italia. Il vice premier afferma: “Non c’è nel contratto di governo, perché i 5S non la pensano così, però io continuo a ritenere che togliere alle mafie, alle strade e al degrado questo business, anche dal punto di vista sanitario”.

Salvini, però, precisa di volersi occupare per adesso solo della riapertura dei cantieri di opere, come la Tav, per rilanciare l’economia italiana; solo in seguito potrà prendere in considerazione l’ipotesi della riapertura delle case chiuse.

L’idea del vice premier leghista trova il consenso anche del consigliere regionale Antonio Guadagnini, che ha perfino redatto un albo per le prostitute: “La mia proposta tiene conto della giurisprudenza ormai consolidata della Corte di Cassazione la quale – spiega il consigliere – ha affermato che chi esercita questo lavoro è un ‘libero professionista’, il quale ha diritto a ricevere un giusto compenso, e dovrebbe avere sempre diritto ad emettere fattura con partita iva. Essa inoltre afferma che affittare o cedere un appartamento per uso di prostituzione, entro certi limiti, non dovrebbe considerarsi favoreggiamento della prostituzione”.
Guadagnini ha anche attaccato la Legge Merlin, colpevole di aver prodotto un “gigantesco giro d’affari illecito” di circa 5 miliardi di euro che ogni anno sono sottratti al fisco e finiscono nelle tasche delle mafie che nella prostituzione ha una delle loro principali fonti di reddito.

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