Solo un refuso o un lapsus involontario? Questo è quello che si stanno domandando i numerosi lettori della storica testata giornalistica del Corriere della Sera, che nelle ultime ore è al centro dell’attenzione mediatica e del popolo dei social network a causa di un refuso non da poco, che ha creato molto imbarazzo.
“Errore umanum est” dicevano i latini. Se errare è umano, basta davvero poco per fare di un refuso una gaffe epica, che sarebbe passata quasi inosservata se a farla fosse stata una testata giornalistica minore. Invece è accaduto ad uno dei giornali più importanti e storici della nostra nazione.
Gaffe epica del Corriere della Sera su Matteo Salvini
Una “S” al posto di una “L” ed il danno è fatto. Il leader leghista è stato definito – s’intende solo involontariamente ed a causa di un errore di battitura – “leader della *ega” al posto della Lega, scatenando così non solo una inevitabile risata nei lettori, ma soprattutto dando il via alla fantasia e all’ironia del popolo del web, cha ha preso spunto dall’accaduto per commentare e ironizzare.
Non tutti però sono convinti che l’errore di battitura della storica testata giornalistica del Corriere della Sera sia stato del tutto involontario. Come hanno fatto notare in tanti, infatti, l’errore di battitura è abbastanza improbabile in quanto nella tastiera del personal computer le due lettere in questione – la S e la L – si trovano molto lontane l’una dall’altra, praticamente ai lati opposti della tastiera.
Quindi com’è stato possibile un errore di battitura? Tra i commenti che si leggono sui principali social network in merito all’argomento, si fanno molte ipotesi, ma quella che si legge con maggiore frequenza è relativa alla possibilità che il refuso in questione sia in realtà una spietata e bieca frecciatina, un attacco trasversale insomma fatto contro il leader leghista. L’ex vicepremier e ministro dell’Interno ha subito commentato con la sua solita ironia l’accaduto, dicendo: “Meglio così rispetto a certi insulti“. Certo è che questo non è il primo errore che viene fatto su Matteo Salvini.