Nell’aula del Senato sembra esserci un ring e l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini si è scagliato contro l’attuale presidente del consiglio, Giuseppe Conte, il cui governo Bis ha ottenuto la fiducia al Senato, con 169 sì.
Sono proseguiti i battibecchi tra Conte e Salvini, ma l’esordio è avvenuto con la leghista Lucia Borgonzoni. Quest’ultima ha esibito una maglietta con la scritta: “Parliamo di Bibbiano”. C’è stato il conseguente intervento della presidentessa Elisabetta Alberti Casellati che ha chiesto di abbassare i toni, richiamando all’ordine.
La rabbia di Matteo Salvini
Nonostante ciò, sono proseguite le urla che si riferivano alla necessità di andare subito alle elezioni, senza dimenticare il PD per la vicenda di Bibbiano. L’arrivo del premier è stato accolto dall’urlo di “traditore” e “uomo senza onore“. Inoltre, si deve sottolineare che la fiducia a questo governo è arrivata anche dalla senatrice Liliana Segrè, in quanto si è detta a favore di un governo che operi nella difesa della democrazia.
Il leader della Lega ha fatto delle pesanti accuse nei confronti del premier attraverso queste parole che racchiudono il pensiero di Salvini: “Un Conte inchiodato alla poltrona come le vecchie mummie della prima Repubblica“. Successivamente, Matteo Salvini ha posto l’accento sul programma fatto dal premier, parlando di un compito scritto a casa e per le nuove alleanze.
Queste sono le dichiarazioni del leghista nel momento in cui si è rivolto al Movimento Cinque Stelle, con il quale ha governato per quattordici mesi: “Siete passati dalla rivoluzione al voto di Casini, Monti e Renzi“.
Il leader della Lega ha ricordato la folla di persone presente alla manifestazione di lunedì, ricordando all’attuale governo di essere la minoranza nel paese: “Non potete scappare all’infinito”. Salvini si è rivolto al premier Conte accusandolo di mancanza di dignità, dimenticando – forse – l’arroganza con la quale ha chiesto pieni poteri.