Matteo Salvini cita Roberto Saviano e dichiara: "Stiamo rivedendo i criteri per le scorte"

Con un video in diretta pubblicato sul suo profilo Facebook, il ministro dell'interno Matteo Salvini ha dichiarato di voler cambiare i criteri delle scorte, citando tra l'altro Roberto Saviano.

Matteo Salvini cita Roberto Saviano e dichiara: "Stiamo rivedendo i criteri per le scorte"

Roberto Saviano è il noto autore del libro “Gomorra“, in cui il lettore si immerge nel mondo affaristico e criminale della camorra e dei luoghi dove questa è nata e vive, come Casal di Principe e Napoli. Ad agosto 2009 ha venduto oltre 2,5 milioni di copie in Italia, mentre a livello mondiale raggiunge all’incirca 2 milioni di copie vendute. Si trova nella classifica dei best seller in dodici nazioni diverse.

Gli argomenti trattati dal libro però hanno creato un grattacapo a Roberto Saviano, poiché Giuliano Amato, dal 13 ottobre 2006, ha deciso di assegnargli la scorta per le numerose minacce ricevute. Da quando si è insediato il governo Conte, più volte Matteo Salvini ha messo in dubbio l’utilità della scorta allo scrittore.

Per questo motivo, negli ultimi mesi, tra querele e minacce, Matteo Salvini sembra deciso a rimuovere la scorta a Roberto Saviano. In un video su Facebook, il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’interno ha deciso di parlare di questo delicato argomento, dichiarando di voler valutare tutti i casi con i dovuti criteri.

Le parole di Matteo Salvini

In questo video rivela: “Un bacione a Saviano. Sto lavorando, insieme a tutti gli uomini del ministero dell’Interno e della polizia di Stato, anche per la revisione dei criteri per le scorte che impegnano ogni giorno in Italia più di 2.000 donne e uomini delle forze”. Aggiunge però di non voler intervenire sui casi personali.

Lo scopo di Matteo Salvini è quello di aggiornare dei criteri grazie a una valutazione tecnica e obiettiva, escludendo qualsiasi tipo di antipatia o simpatia: “Verrà valutato chi avrà bisogno di più protezione, e chi invece non correrà più nessun rischio, almeno come dicono i tecnici ufficiali degli uffici competenti, potrà fare a meno di alcuni carabinieri e scorta, che potranno invece occupare la sicurezza di tutti gli italiani e non di una singola persona”.

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