Matteo Salvini chiede certezze al governo: "Altrimenti tra sei mesi vivremo di Amazon e televisione"

Il segretario della Lega è stato protagonista di un'intervista alla trasmissione "Live-Non è la D'Urso", dove ha parlato delle scelte del governo, ricordando la necessità di ripartire.

Matteo Salvini chiede certezze al governo: "Altrimenti tra sei mesi vivremo di Amazon e televisione"

Domenica 3 maggio Matteo Salvini è stato protagonista di un’intervista alla trasmissione “Live-Non è la D’Urso”, dove ha posto l’accento sulle scelte del Governo. Ha fatto notare il comportamento impeccabile assunto in questi tre mesi dalla maggior parte degli italiani: “Via l’autocertificazione, la burocrazia, gli italiani si sono dimostrati persone serie”.

Poi ha parlato anche delle misure economiche, ricordando che molti cittadini attendono i bonus: “A molti la cassa integrazione non è arrivata, così come i 600 euro”. Nel corso dell’intervista si è concentrato intorno ai ceti meno abbienti: “C’è gente che dice io vorrei lavorare, la gente si è fidata dello Stato”. Ha continuato dicendo che bisognerebbe velocizzare la riapertura delle attività: “Se uno è in grado di rendere sicuro il suo negozio, lasciamolo riaprire”.

Le parole del segretario della Lega

Allo stesso tempo l’ex ministro dell’Interno ha ribadito che, in caso contrario, ci sarebbero delle conseguenze catastrofiche per l’economia. Queste sono state le dichiarazioni al riguardo di Salvini: “Altrimenti tra sei mesi vivremo di Amazon e televisione”. Il segretario della Lega si è anche soffermato sul tema della scuola: “La salute prima di tutto, occorre spiegare agli italiani cosa succederà per la scuola”.

Ha continuato dicendo il proprio pensiero riguardo all’ipotesi lanciata dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “A settembre metà in casa e metà in classe”. Inoltre Salvini ha ribadito che chiede maggiori garanzie su questa problematica: “Certezza alle famiglie sulla scuola e sull’università”.

Matteo Salvini è tornato a parlare dei seicento euro che, a molti cittadini, non sono arrivati: “In altri paesi i soldi sono arrivati sul conto corrente senza neanche che i cittadini lo chiedessero”. Infine ha commentato le parole di Vincenzo De Luca: “Dice qualcosa che non è rispettoso nei confronti dei settantenni, ottantenni, pensiamo alla disabilità, chi soffre di malattie psichiatriche, anche i settantenni non sono da rottamare”.

Continua a leggere su Fidelity News