Dalla sede del World Economic Forum, a Davos, dove in questo momento si trova, il premier Matteo Renzi commenta lo scontro sull’Italicum al Senato e prima di entrare al Forum dice: “Di fatto il percorso di cambiamento che l’Italia ha iniziato sta continuando è giusto che sia così e noi non ci fermiamo. Poi ci sono polemiche, discussioni, è normale, ma non si molla di un centimetro. Abbiamo promesso agli italiani che avremmo restituito orgoglio, speranza e onore al nostro Paese, lo stiamo facendo”.
Il premier ha commentato la situazione italiana mentre stava entrando a piedi nel Congress Centre del Forum di Davos: qui, alla Congress Hall, il premier farà un discorso sulle leadership del cambiamento. Nel suo intervento al Forum Renzi ha voluto presentare un nuovo spirito dell’Italia e di quello che il governo sta facendo , e ha aggiunto: “C’è bisogno di Italia, della sua bellezza, delle sue qualità. Stiamo facendo molte più cose di quelle che raccontiamo, ed è un paradosso”.
Il premier sottolinea il fatto che un governo può risolvere i propri problemi senza piangersi addosso, e con queste parole ha lanciato una stoccata alla lega che sembra recrimini in continuazione. Per quanto riguarda la legge elettorale, oggi riprende in Senato l’esame del ddl, tenendo conto che la seduta di ieri non ha portato ad alcuna conclusione concreta. I senatori infatti si sono concentrati sulle critiche all’emendamento Esposito che, se fosse approvato, aprirebbe le porte all’Italicum e cancellerebbe in un sol colpo migliaia di emendamenti.
Oggi dovrebbe essere votato anche l’emendamento Gotor contro i capilista bloccati, che ieri ha causato divergenze nell’assemblea dei senatori del Pd. La conferenza dei capigruppo ieri sera ha varato un calendario dei lavori che ha spostato la votazione definitiva alla legge elettorale per la prossima settimana.
Nel frattempo è ricominciato a Montecitorio l’esame del ddl costituzionale che riguarda il superamento del bicameralismo paritario e sul Titolo V. Dunque, come ha detto il premier, i lavori procedono e vanno avanti piuttosto alacremente, risolvendo i piccoli intoppi di percorso per attuare quel cambiamento tanto agognato da Renzi. Arriveranno presto a delle conclusioni concrete?