Mario Draghi positivo al Covid e i novax si scatenano: "Forza Covid, l’Italia tifa per te"

Il capo del governo forse contagiato dalla variante Omicron. I novax lo hanno riempito di maledizioni e improperi. Molti di loro hanno dimostrato una colossale ignoranza intorno ai vaccini.

Mario Draghi positivo al Covid e i novax si scatenano: "Forza Covid, l’Italia tifa per te"

Il Covid ha fatto un altra “vittima” illustre: il presidente del Consiglio Mario Draghi è risultato positivo al virus, forse alla variante Omicron3. Il capo del governo è asintomatico ma dovrà rinunciare alla visita in Africa per trovare fonti energetiche alternative a quelle russe. Ma la notizia della sua positività ha scatenato il popolo dei novax che gli ha augurato di tutto, da un ricovero d’urgenza alla morte per polmonite bilaterale.

Un esercito di irriducibili e di complottisti che ha trovato sulla rete la valvola di sfogo di frustrazioni represse, esultando alla malattia come tifosi assiepati sugli spalti di uno stadio. Un malcostume contro di cui già aveva messo in guardia Umberto Eco, quando parlò di una “legione di imbecilli” che prima frequentava i bar ubriacandosi di alcool e adesso si sono riversati sulla rete dando dimostrazione di ignoranza e inciviltà.

I novax, che per un po’ di tempo si erano eclissati a causa della guerra in Ucraina, hanno colto la palla al balzo per mettersi nuovamente in mostra, vomitando improperi contro il premier. E così se da un lato c’è stato chi ha augurato al presidente una pronta guarigione, dall’altra c’è stato il festival delle maledizioni. “Speriamo sia la volta buona. Tutta l’Italia tifa Covid…”, scrive un utente, facendosi portavoce dei leoni da tastiera. Tra questi c’è chi gli ha augurato di non trovare un posto in terapia intensiva, chi spera che le cure non facciano effetto, chi chiama in causa l’immancabile karma e chi dà dimostrazione di saccenza, affermando che Draghi sia rimasto contagiato da qualche persona non vaccinata.

Colpisce in tutto ciò l’ignoranza dei novax in merito ai vaccini. Sieri che non rendono una persona immune dai contagi, ma evitano conseguenze peggiori. Come dimostra il calo dei ricoveri negli ospedali e, soprattutto, nelle terapie intensive, che prima che giungesse l’antidoto contro il virus ha visto i nosocomi andare in tilt e i camion militari trasportare nei forni crematori le salme di chi non è riuscito a superare la malattia.

Sono mesi che i virologi stanno sottolineando questo punto: chi è vaccinato non è immune al virus, è solo più protetto da forme particolarmente gravi della malattia. Una protezione che ha reso possibile l’allentamento delle restrizioni a fronte della crescita esponenziale dei contagiati. La maggior parte dei quali non sono malati di Covid, ma della variante Omicron, più contagiosa del Covid ma molto meno aggressiva del virus che nel mondo che, secondo dati non ufficiali, sembra che abbia fatto circa 18 milioni di morti.

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