Le dimissioni di Draghi sono state ufficializzate nella mattinata del 21 luglio. Il suo addio dal Governo nasce dalla sfiducia data da Forza Italia di Silvio Berlusconi, la Lega di Matteo Salvini e il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte, ove quest’ultimi si sono presentati rifiutando però di andaare a votare.
L’ormai ex presidente del Consiglio, durante l’ultima sua partecipazione nell’Aula alla Camera al termine del lungo applauso che lo ha accolto, ha mostrato tutta la propria delusione per come sono andate le cose: “Prima di tutto grazie. Certe volte anche il cuore dei banchieri centrali viene usato, grazie per questo e per tutto il lavoro fatto in questo periodo”.
La data delle possibili elezioni
Ora si punta ad andare al voto il prima possibile, come rivelato da Luigi Di Maio (Insieme per il futuro): “Prima si va a votare e meglio è, prima si fanno le elezioni e meglio è, almeno cerchiamo di salvare la legge di bilancio ed evitare l’esercizio provvisorio, non credo che salveremo il Pnrr perché le riforme non si potranno fare”.
Successivamente dà la colpa a Salvini e Conte di aver colpito direttamente l’agenda di Draghi, accusandoli i due leader di aver cercato in ogni modo di destabilizzare il paese da un punto di vista economico. Infine sottolinea come non sia un caso che questo Governo sia stato buttato giu’ da due forze politiche che strizzano l’occhiolino a Vladimir Putin.
Ora i partiti stanno già preparando la loro campagna elettorale per farsi trovare pronti il prima possibile. Secondo il sito “AdnKronos” si punta ad andare al voto il 18 settembre, una data che da alcuni fonti molto affidabili viene data ormai per certa e che dovrebbe essere ufficializzata già nelle prossime ore dal presidente della Repubblica.
Intanto in molti credono che dietro le dimissioni di Draghi ci sia lo zampino della Russia ma la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, in merito alla situazione del nostro paese, dichiara: “Questo non riguarda solo Washington nei confronti dei Paesi della Nato. Ricordatevi come i Paesi dell’Ue avevano dichiarato che per loro era vantaggiosa la candidatura di Hillary Clinton a presidente negli Usa. Per noi in Italia è vantaggioso sviluppare la cooperazione. Ma chi, come e quando arriva al potere in Italia, è affare degli italiani“.