E’ polemica sulle dichiarazioni di Marino. Il sindaco dimissionario di Roma, infatti, ha detto che potrebbe candidarsi alle primarie del centrosinistra per la scelta del suo successore. Ecco le sue parole: “Se si faranno è possibile ci sia anche io. La città vuole che resti”. E aggunge: “Non ho mai rubato un euro e non ho mai usato denaro a fini privati. Mi sono dimesso per poter andare dai magistrati senza alcuna protezione”..
Marino ha insistito dicendo che la legge gli dà ancora 11 giorni di tempo per decidere se rimanere o meno e che lui al momento sta verificando se ci sono le condizioni per restare. Marino ha anche detto che questa è la sfida della sua vita e si vuole battere per vincerla.
E non finisce qui. Marino è anche convinto che la città lo rivuole perché con lui i criminali sono stati cacciati via. Pare infatti che ben 50mila persone abbiano firmato una petizione per chiedere al sindaco di restare. Ma c’è dell’altro! Pare che a breve a Roma entreranno ben 38 milioni per bus e metro, soldi che, sempre secondo il sindaco, potrebbero essere spesi per comprare nuovi autobus, riparare le linee delle metropolitane.
Durante il suo discorso il sindaco dimissionario ha anche rivelato che nel 2003, un debitore che doveva dare al Comune circa 30 milioni di euro disse di non avere il denaro ma che diede al comune in pegno un rocchetto di nichel che vale proprio 38 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece gli scontrini Marino dice che forse è stato un errore e nega inoltre di aver stipulato una polizza contro le richieste di risarcimento danni. Marino ha infatti ammesso di aver compilato il modulo ma di non aver inoltrato la richiesta.