Per la giornata del 14 giugno il Governo Meloni ha deciso di commemorare la memoria di Silvio Berlusconi proclamando il lutto nazionale. Proprio per questo motivo svuotate anche le agende dei ministri e presidente del Consiglio, ove per una settimana non ci saranno voti nelle Aule di Camera e Senato.
Il Milan, squadra portata in trionfo in ogni competizione da Silvio Berlusconi, ha deciso di sospendere nella giornata del 14 giugno tutte le attività per i dipendenti di “Casa Milan” a partire dalle ore 14:45, per consentire a tutti di seguire i funerali dell’ex presidente.
Una scelta immediatamente criticata dai maggiori esponenti della politica, poiché fino a questo momento non è mai stata presa una scelta così importante per un presidente del Consiglio, a parte Giovanni Leone e Carlo Azeglio Ciampi che però furono presidenti della Repubblica.
Il lutto nazionale, che fino a questo momento erano stati dati solamente per Papa Pio XII nel 1958, di Giovanni XXIII nel 1963, di Papa Paolo VI nel 1978 e di Papa Giovanni Paolo II nel 2005, prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all’estero, anche se per il cittadino cambia ben poco poiché, oltre al minuto di silenzio nelle scuole, non ci saranno ulteriori stravolgimenti.
Le critiche per la scelta del lutto nazionale
Rosy Bindi, ex del Partito Democratico, si è scagliata immediatamente dietro a questa decisione: “Penso che il lutto nazionale lo si debba riservare alle personalità che hanno unito il Paese e non a quelle che lo hanno diviso, alle persone che si sono distinte per particolari risultati ottenuti, alle personalità dell’arte e della cultura, a chi ha sacrificato la propria vita per il Paese”.
Il divulgatore scientifico Andrea Crisanti, diventato famoso durante il periodo della pandemia legato al Covid-19 e attualmente deputato del PD, si dichiara fermamente contrario sia ai funerali di Stato, che ritiene totalmente inopportuno, che al lutto nazionale, ricordando come Silvio Berlusconi non avrebbe avuto rispetto degli italiani quando ha evaso le tasse e frodato il fisco.
Uno dei pochi dell’opposizione a difendere questa scelta è stato Matteo Renzi, che ha lanciato una frecciatina a Rosy Bindi: “Ha visibilità solo quando parla male di qualcun altro. non dà delle idee fantastiche per il Paese, cioè come lavorare sulle tasse, migliorare la scuola o la sicurezza…viene invitata perché parla male di altri, solitamente di Berlusconi, qualche volta di me o di altri… Rosy Bindi ha tutto da guadagnare se fa polemica ma ha senso farla adesso?”.