L’Italia ha violato le norme dell’Unione Europea riguardanti il divieto alla carne coltivata

La Commissione Ue ha deciso di chiudere anticipatamente la procedura di notifica sul portale Tris riguardante questa legge e ha richiesto al governo italiano di fornire una rendicontazione sugli sviluppi avuti riguardo a questo provvedimento.

L’Italia ha violato le norme dell’Unione Europea riguardanti il divieto alla carne coltivata

Il 29 gennaio 2024, la Commissione europea ha chiuso in anticipo la procedura di notifica sulla legge italiana che vieta la carne coltivata, violando così la normativa europea. La legge italiana sul divieto di produzione e commercializzazione della carne sintetica, che al momento non è ancora venduta nell’Unione Europea, è stata oggetto di una notifica della Commissione europea che ha bocciato il provvedimento, richiedendo una rendicontazione delle modifiche apportate al disegno di legge.

La legge italiana sulla carne sintetica è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 1 dicembre e prevede multe da 10mila fino a 60mila euro per il commercio di alimenti e mangimi prodotti a partire da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati. Tuttavia, a causa della violazione della procedura europea Tris, che richiede una notifica preventiva alla Commissione europea, la legge è rimasta sospesa almeno fino al 4 marzo. La norma violata è l’articolo 6 della direttiva Ue 2015/1535, che impone di sottoporre un disegno di legge considerato non in linea con il mercato unico europeo agli Stati membri attraverso la procedura Tris prima della sua approvazione.

La Commissione europea e gli Stati membri hanno il compito di esaminare il testo notificato e inviare un parere circostanziato se il progetto rischia di creare ostacoli alla libera circolazione delle merci o alla libera prestazione di servizi. Tuttavia, nel caso della legge italiana sulla carne coltivata, il governo ha ritirato il provvedimento dalla procedura prima dell’approvazione del Parlamento italiano per consentire modifiche al testo e inviarlo successivamente a Bruxelles. La Commissione europea ha invitato l’Italia a informarla sulle modifiche apportate al disegno di legge, anche alla luce della giurisprudenza pertinente della Corte di giustizia.

Tuttavia, al momento, la Commissione non ha altre osservazioni da fare. È importante sottolineare che, in passato, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le leggi adottate in violazione della procedura possono essere dichiarate inapplicabili dai tribunali nazionali. Secondo il Good Food Institute Europe, il governo italiano dovrebbe utilizzare questa finestra concessa dalla Commissione europea per apportare modifiche al testo e rispettare una procedura trasparente e basata sulle evidenze scientifiche sulla carne coltivata. Inoltre, l’Associazione Coscioni ha sottolineato che l’Italia ha violato la procedura europea Tris e che la decisione di approvare la legge durante il periodo di sospensione impediva il controllo preventivo dell’UE.Il ministro dell’Agricoltura,

Francesco Lollobrigida ha dichiarato che l’Italia è stata la prima nazione al mondo a vietare la produzione, la commercializzazione e l’importazione di cibo coltivato sintetico, e che la chiusura della procedura Tris dimostra la compatibilità della legge con i principi del diritto dell’Unione europea in materia di mercato interno. Il ministro ha sottolineato che non ci sarà nessuna procedura di infrazione né una richiesta di abrogazione della legge da parte dell’UE, ma che l’UE chiede solo di essere informata sull’applicazione della legge attraverso i giudici nazionali. 

Continua a leggere su Fidelity News