Durante un’intervista a Ballarò, su Rai3, l’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta non le manda a dire, e attacca alcune scelte del Pd: “Se noi centrosinistra cominciamo ad applicare la doppia morale, penso che nell’arco di poco la gente ci abbandonerà e darà ragione a Grillo. Se Berlusconi avesse candidato a governatore della Campania una persona nelle condizioni di De Luca, il Pd sarebbe sceso in piazza. La doppia morale è una cosa che non posso accettare e la denuncio quando accade”. Alla domanda, scherzosa, su Saviano segretario del Pd, Letta risponde: “Non credo sia in pista. Ma sulla Campania ha detto cose che io sottoscrivo dalla prima all’ultima“.
Poi Letta, incalzato dal presentatore Giannini, azzarda un paragone tra Renzi e Berlusconi: “Sulla personalizzazione della politica, sicuramente sì. Un eccesso di personalizzazione fa credere alla gente che basta il volere di una persona perché le cose si risolvano“. Nessun dubbio, comunque, sulla leadership di Renzi all’interno del Pd: “Assolutamente no, ha vinto elezioni primarie e un congresso quindi è a tutti gli effetti segretario del Pd attraverso un’investitura totale. Quando fa delle cose sbagliate penso di dover parlare. Non credo ad una deriva antidemocratica: se faccio delle critiche o degli apprezzamenti è perché penso che sia giusto dire le cose, aiutare laddove c’è bisogno”.
E sul colpo di coda di Renzi, proprio nei confronti di Letta, il diretto interessato risponde: “Io guardo avanti. Penso che sia una vicenda che rischia di diventare stucchevole per gli italiani. Per quanto mi riguarda la pagina è voltata. E’ tutto talmente di fronte agli occhi degli italiani che lascio a loro il giudizio“. Sul futuro del Pd: “è un partito in cambiamento, ma è un partito che vince, e che per questo non si interroga tanto sulle cose che accadono. Questo tema andrà sicuramente affrontato, dopo le elezioni“.