Legittima difesa, la legge, i pro e i contro

Approvato ieri dalle Camere il disegno di legge riguardante la legittima difesa. Salvini, Di Maio e Bonafede sono soddisfatti del risultato. Minisci e Caiazza espongono le loro perplessità.

Legittima difesa, la legge, i pro e i contro

La maggioranza de Senato ha detto “” alla legittima difesa con 201 voti, 38 i contrari e 6 gli astenuti. Secondo Salvini questo è un “bellissimo giorno per gli italiani“.

Chi si difende e andrà in tribunale avrà come giudice il rapporto di proporzionalità tra l’azione di difesa e l’offesa ricevuta. Le sanzioni ora saranno in molti casi più severe, come nei casi di furto in abitazione, di scippo e condotte aggravate, di rapina e ipotesi aggravate e pluriaggravate. La riforma ora è legge, ma non tutti sono dello stesso parere.

La legittima difesa

La legittima difesa, approvata ieri dalla Camera, sarà sempre da considerare presunta, ciò significa che dovrà esserci sempre equilibrio tra difesa e offesa.

All’articolo 52, comma due del codice penale, si legge che è possibile utilizzare “un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo” per difendere legittimamente noi stessi, altre persone o “beni propri o altrui“.
Sempre nell’articolo 52 si legge che si considera in stato di legittima difesa colui che si trova presente in modo legittimo all’interno del proprio o dell’altrui domicilio e agisce con il solo fine di respingere, con violenza o minaccia, l’intrusione di un malintenzionato. Sono state rese più severe le sanzioni per alcuni reati contro il patrimonio come il furto in abitazione, lo scippo, la rapina. La violazione di domicilio sarà considera aggravata se viene commessa violenza su persone o cose tenendo conto se il colpevole è armato. 

Le posizioni diverse

Al di là del voto alla Camera, i pareri sulla modifica del codice penale a favore della legittima difesa si dividono.

Tra i favorevoli, Matteo Salvini parla di “diritto alla legittima difesa di chi è aggredito in casa propria”, e Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia, che su Facebook rassicura che: “Non ci sarà alcun far west”, sarà evitato invece il “calvario giudiziario”. Anche Luigi Di Maio si trova favorevole pur dicendosi contrario a chi afferma “ora compratevi una pistola e difendetevi da soli”.

Di altro parere è l’Associazione nazionale dei magistrati, che trova in Francesco Minisci il presidente, il quale ritiene che la nuova legge comporti “numerosi dubbi di incostituzionalità”.

Inoltre, Giandomenico Caiazza, il presidente delle Camere penali, nega che ci saranno meno passaggi nei tribunali, meno attese e che i casi si chiuderanno prima perché “la valutazione di un giudice non sarà mai eliminabile, e ci sarà sempre una interpretazione dei fatti che il giudice verrà chiamato a fare”,

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