Si sono create molte polemiche per via dell’orientamento religioso del consigliere comunale leghista del comune di Gorizia, il cui nome è Stefano Altinier. Il 35enne si è dichiarato antisemita e ha tenuto sui social questo orientamento per dieci anni, come ha lui stesso ammesso.
La situazione ha avuto un cambiamento nella giornata di venerdì 30 agosto, quando il consigliere ha avuto la paura che potesse esplodere un caso e ha deciso di cancellare questo tipo di indicazione. L’orientamento antisemita, però, era stato salvato con facilità attraverso uno screenshot ed è nato in ugual modo un caso che è stato messo in evidenza dalle opposizioni locali.
Il documento fatto dall’opposizione
Questo comportamento dell’operaio Altinier non è passato inosservato all’occhio dell’opposizione che si è alleata per scrivere un documento. Un ruolo importante è stato ricoperto dal Movimento Cinque Stelle e nel documento si sottolinea quanto dichiararsi antisemita per poi fare una frettolosa modifica stia a significare ignoranza del termine orientamento religioso.
Inoltre, l’opposizione ha voluto ricordare che questo termine significa ignoranza del funzionamento dei social, in quanto qualsiasi frase rimane a disposizione in maniera indelebile.
Il documento si conclude dicendo che l’atto di Altinier dimostra un’ignoranza della Legge Mancino incaricata di condannare ogni gesto, oppure azione che ha lo scopo dell’incitazione alla violenza e alla discriminazione.
Il giornale “Il piccolo” si è interessato di questo caso, ma il consigliere Altinier ha provato a dare una spiegazione rispetto a questa situazione, attraverso queste parole. “L’opposizione cerca di screditarmi in maniera becera“.
Inoltre, ha voluto chiarire di non essere antisemita, affermando: “Ho anche partecipato alla festa ebraica Chanukkah e mi affascinano la storia e le tradizioni di quel popolo”. Infine, ha spiegato che si tratta di una definizione risalente a dieci anni prima, quando era adolescente, ma si è voluto scusare per aver urtato la sensibilità di qualcuno.