Laura Boldrini, in un Twitter di qualche tempo fa, invitava il popolo italiano a cedere, simbolicamente, le quote di sovranità, fulcro dell’articolo 1 della nostra Costituzione, con le seguenti parole: “Nel processo di costruzione Europa, resistenza a cedere quote sovranità. Ma traguardo va raggiunto, o prevarranno disgregazione e populismo.” La Presidente è stata denunciata.
Niki Dragonetti, coordinatore provinciale dei “Popolari per l’Italia“, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cassino: dodici pagine ove viene evidenziato che la signora Boldrini offende gli italiani tacciandoli di razzismo. Una denuncia che Dragonetti conclude con la richiesta di condanna penale per la Boldrini, ai sensi dell’articolo 52 della Costituzione italiana: la difesa della Patria è un dovere del cittadino, la lotta contro la cessione della sovranità nazionale rientra tra tali doveri.
Il coordinatore sentenzia che vi sia da parte della Presidente della Camera un incitamento a compiere un atto contrario alla Costituzione, che riserva la sovranità al popolo italiano e non ad organi sovranazionali: “La cessione di sovranità dell’Italia in favore dell’Europa rappresenta indiscutibilmente la fine dell’Italia quale nazione libera ed indipendente, ciò è esattamente quello che accadrebbe in caso di occupazione militare del paese”.
La denuncia depositata contesta la violazione dell’art. 414 del codice penale, che punisce chiunque pubblicamente istighi a commettere uno o più reati, con pene da 1 a 5 anni: il suddetto si lega all’art. 243 del codice penale il quale punisce con la reclusione, non inferiore a 10 anni, chiunque complotti con uno Stato estero o compia atti di ostilità contro lo Stato Italiano.
Il coordinatore ha sottolineato che, nel caso in cui si ritenesse la cancellazione dell’Italia come Stato un atto compiuto nell’interesse del popolo italiano, ciò non toglierebbe la qualifica di atto ostile ad un trattato che imponga suddetta incostituzionale cancellazione. I magistrati di Cassino, coordinati dal procuratore capo Luciano d’Emmanuele, dovranno occuparsi dell’esposto. La Presidente, recentemente, ha scatenato un violento attacco a chiunque osi diffamarla sui social: effetto boomerang?