Nel nostro Paese sono molte le situazioni che in questo periodo stanno preoccupando la popolazione, in particolare tra tutte la crisi che si è venuta a creare ad Est dell’Europa e che ha portato incredibili aumenti sul prezzo dei carburanti e delle materie prime. La crisi in Ucraina ha gettato nel caos interi compartimenti produttivi, costringendo il Governo italiano ad intraprendere delle azioni ben precise, come ad esempio l’introduzione di alcun bonus.
Tra questi è incluso quello per i carburanti. Ma ci sono altri problemi nel nostro Paese, come ad esempio quello legato all’immigrazione, problema che il Ministero dell’Interno presieduto da Luciana Lamorgese sta cercando di affrontare in modo deciso. In queste ore, con la caduta del Governo Draghi, l’emenazione di provvedimenti di qualsiasi natura risulta anche difficile in quanto l’Esecutivo è attivo soltanto per gli affari interni, ovvero per l’ordinaria amministrazione. E un provvedimento firmato dalla Lamorgese introduce importanti novità in Italia.
Il provvedimento della Lamorgese
Secondo quanto si apprende dal quotidiano Repubblica, che cita Altreconomia, a metà marzo 2022 la ministra Lamorgese ha firmato un decreto che dichiara “inaccessibili” gli atti relativi alla “gestione delle frontiere e dell’immigrazione”. Si tratta di un provvedimento che non piace neanche all’Asgi.
Il provvedimento è stato preso con l’obiettivo di disciplinare le categorie di documenti sottratti al diritto di accesso ai documenti amministrativi, e per questo il Viminale ha aggiunto nella lista di questi documenti le materie più disparate, come ad esempio gli “accordi intergovernativi di cooperazione e alle intese tecniche stipulati per la realizzazione di programmi militari di sviluppo, di approvvigionamento e/o supporto comune o di programmi per la collaborazione internazionale di polizia, nonché quelli relativi ad intese tecnico-operative per la cooperazione internazionale di polizia inclusa la gestione delle frontiere e dell’immigrazione” – così fa sapere Altreconomia.
Secondo Giulia Crescini, avvocato dell’Asgi, il provvedimento in questione vanifica la trasparenza nei confronti del cittadino in materia di immigrazione e affari di cooperazione internazionale. Con questo provvedimento potrebbero essere ritenuti “inaccesibili” e quindi negati, tutti quei documenti che riguardano la cooperazione con l’agenzia Frontex.