La strategia di Draghi per sostituire il gas russo di oltre il 40%

Il premier Mario Draghi ha una strategia per ridurre la dipendenza dell'Italia dal gas russo: operare una diversificazione del portafoglio dei fornitori e delle fonti di energia

La strategia di Draghi per sostituire il gas russo di oltre il 40%

Tra i paesi europei che più dipendono dal gas russo c’è l’Italia. Come ha evidenziato il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi al Parlamento italiano: “L’Italia importa circa il 95% del gas che consuma e più del 43% o 45% proviene dalla Russia. Ma l’Italia ha un piano, ossia operare una diversificazione dei fornitori e delle fonti di energia, facendo scendere la dipendenza dal gas russo di oltre il 40%.

Più specificamente, l’obiettivo è risolvere almeno la metà dei contratti con la Russia che risalgono al 1974. A tal fine, il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha trascorso il mese di marzo viaggiando per il mondo allo scopo di chiudere nuovi accordi: è stato in Congo, in Angola, in Qatar, in Algeria, in Azerbaigian e questo lunedì in Armenia. Durante questi incontri sono state consolidate le strategie di approvvigionamento e i canali di accesso al gas.

La scadenza, tuttavia, come ha spiegato alla stampa lo stesso ministro per la Transizione ecologica Cingolani, non è immediata. Per consolidare questa strategia, l’Italia avrà bisogno di almeno tre anni e dovrà lavorare sulle proprie infrastrutture.

Italia, principale cliente dell’Algeria

I rapporti energetici del nostro Paese con l’Algeria erano già fruttuosi. L’Algeria è infatti il secondo Paese, dopo la Russia, da cui importiamo più gas. L’anno scorso ha rappresentato circa il 20% del gas acquistato all’estero. L’ultimo viaggio di Di Maio e le comunicazioni degli ultimi giorni tra le società dei due Paesi coinvolte confermano che i rapporti stanno migliorando in materia energetica: l’idea è che la vendita di gas possa essere incrementata attraverso il gasdotto Transmed (transmediterraneo), che trasporta il gas dal giacimento di Hassi R’Mel, il più grande giacimento di gas naturale dell’Africa, alla Sicilia. Algeri ha garantito a Roma altri 9 miliardi di metri cubi di gas per aiutarla a sostituire il gas che arriva da Mosca.

Tutto questo accade dopo la telefonata intercorsa tra Mario Draghi e il presidente algerino Abdelmayid Tebune per discutere delle relazioni “strategiche ed energetiche” tra i due Paesi, e per pianificare i prossimi incontri bilaterali. “LAlgeria è sempre stata un fornitore affidabile, ha un ruolo fondamentale e questo conferma il valore strategico della nostra partnership”, ha dichiarato il primo ministro. Dall’ultimo incontro è arrivato il via libera definitivo per aumentare la vendita di gas algerino all’Italia nel breve, medio e lungo termine.

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